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Flop per la lista di Soumahoro, ma l’Onorevole è soddisfatto, “Abbiamo acceso una luce”

Netto successo per il centrodestra alle amministrative friulane. Debacle per la lista promossa da Aboubakar Soumahoro: appena 343 voti per il candidato Bou Konate

Centrodestra vince a valanga, Moretti si ferma al 26%

Le elezioni comunali di Monfalcone si sono chiuse con un risultato inequivocabile: il centrodestra, guidato dal candidato Luca Fasan, si impone con il 70,87% dei consensi, assicurandosi la guida del Comune senza necessità di ballottaggio. Una conferma di peso in Friuli Venezia Giulia, regione storicamente attenta ai temi dell’integrazione e della sicurezza, e dove l’alta presenza di cittadini stranieri non ha frenato il consenso verso la maggioranza uscente.

Il candidato del centrosinistra, Diego Moretti, si ferma al 26,19%, registrando un risultato lontano dalla soglia di competitività. Ma a far discutere è soprattutto l’esito della candidatura di Bou Konate, esponente della comunità musulmana locale, sostenuto da Aboubakar Soumahoro. Konate ha ottenuto soltanto il 2,94% dei voti, pari a 343 preferenze.

Il flop del progetto Italia Plurale

La candidatura di Konate, presentata come un segnale di inclusione e partecipazione politica delle minoranze, non ha trovato riscontro nelle urne. Il comune di Monfalcone è infatti uno dei centri italiani con la più alta incidenza di residenti stranieri, ma nemmeno questo dato ha garantito un bacino elettorale solido per il progetto Italia Plurale promosso da Soumahoro.

Nelle ore successive alla chiusura dei seggi, lo stesso Soumahoro ha diffuso una nota in cui ha definito l’esperienza monfalconese come “l’accensione di una piccola luce”, parlando di una vittoria simbolica.
“Abbiamo detto ai nostri figli che non dovranno portare il fardello dei diritti limitati. A Monfalcone abbiamo dimostrato che non è necessario delegare le proprie istanze per essere legittimati”, scrive il deputato, sottolineando il valore politico dell’iniziativa nonostante il dato numerico modesto.

Risultato sotto le aspettative, riflessioni in corso

Il risultato della lista Italia Plurale apre però diverse riflessioni. La bassa percentuale ottenuta e il mancato sostegno da parte della stessa comunità straniera, sulla quale si puntava, dimostrano che il voto di identità etnica o religiosa non rappresenta automaticamente consenso politico. A Monfalcone, dove i temi dell’integrazione sono centrali, il voto ha premiato una proposta amministrativa percepita come concreta e radicata.

Per il centrodestra, l’elezione di Fasan segna una continuità nella linea di governo locale. Per le forze progressiste e per esperienze come quella sostenuta da Soumahoro, il voto monfalconese rappresenta un banco di prova fallito, su cui sarà inevitabile aprire una riflessione.