Scontro tra Schlein e Cappellacci sulle liste d’attesa: “Il decreto è fuffa”, “Elly, fai solo propaganda”
Botta e risposta tra la segretaria del Pd e il presidente della Commissione Affari Sociali. Al centro, l’efficacia del decreto Schillaci a un anno dalla sua approvazione
Schlein: “Il decreto Meloni è fallimentare, cittadini costretti a rinunciare alle cure”
Nel giorno in cui ricorre quasi un anno dall’approvazione del decreto sulle liste d’attesa promosso dal governo, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, attacca frontalmente l’esecutivo.
“Il decreto fuffa di Giorgia Meloni, annunciato a pochi giorni dalle elezioni europee, non ha prodotto alcun miglioramento concreto”, dichiara la leader dem, denunciando una situazione sanitaria sempre più critica.
Secondo Schlein, le liste d’attesa continuano ad allungarsi, con conseguenze gravi per milioni di cittadini. “Dopo i tagli della scorsa legge di bilancio, il governo brancola nel buio. Anche i presidenti di Regione del centrodestra iniziano a denunciare l’assenza di fondi e di un piano efficace”, afferma, citando le tensioni tra il ministro della Salute Orazio Schillaci e il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.
“Cinque milioni di italiani oggi rinunciano a curarsi perché non possono permettersi il privato. Meloni torni con i piedi per terra”, conclude.
Cappellacci replica: “Il decreto funziona, chi lo attacca danneggia i cittadini”
La risposta non si fa attendere. A difendere il decreto è Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, che definisce le parole della segretaria dem “ideologiche e infondate”.
“Schlein ignora i dati reali e tenta di screditare un intervento strutturale che sta finalmente producendo risultati misurabili”, afferma.
Cappellacci snocciola una serie di dati a supporto dell’efficacia del provvedimento:
- Nel Lazio, i tempi medi di attesa per prestazioni critiche sarebbero passati da 42 a 9 giorni
- In Piemonte, recuperate 25.000 prestazioni in un mese
- In Liguria, il sistema di recall avrebbe ridotto del 50% le assenze agli appuntamenti
“Definire ‘fuffa’ questo lavoro è una mancanza di rispetto verso cittadini e istituzioni”, prosegue. “La sinistra dovrebbe riflettere su ciò che non ha fatto quando era al governo, invece di attaccare chi finalmente affronta i problemi”.
Cappellacci smentisce anche la presunta frattura tra il Ministero della Salute e le Regioni:
“Siamo di fronte a una stagione di collaborazione istituzionale senza precedenti”, dichiara. “Chi oggi ostacola il decreto non colpisce il governo, ma i cittadini che hanno diritto a cure tempestive”.
Un confronto acceso su uno dei nodi centrali della sanità pubblica
Il confronto tra maggioranza e opposizione sul tema delle liste d’attesa si accende in un momento delicato per il Servizio sanitario nazionale. Se da un lato il governo rivendica interventi strutturali e dati in miglioramento, dall’altro le opposizioni continuano a denunciare ritardi, tagli e diseguaglianze nell’accesso alle cure.
Tra le accuse di propaganda e i numeri portati a sostegno delle rispettive tesi, resta il dato inconfutabile di una pressione crescente sulle strutture sanitarie pubbliche, che continua a preoccupare milioni di cittadini.