Guasto in ospedale: il primario rientra dal congedo e percorre 180 km per salvare le cure dei pazienti oncologici
Un malfunzionamento alla camera bianca dell’ospedale di Sciacca ha rallentato la consegna dei farmaci oncologici, provocando disagi a venti pazienti in attesa delle cure.
Problema tecnico alla camera bianca dell’ospedale di Sciacca
Un improvviso allagamento ha reso inutilizzabile la camera bianca dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, spazio in cui vengono preparati i farmaci chemioterapici destinati ai pazienti oncologici. Il guasto ha generato disagi importanti nel reparto, compromettendo la regolare somministrazione delle terapie salvavita. La direzione sanitaria aveva inizialmente comunicato la risoluzione del problema, ma secondo le segnalazioni successive, i ritardi nella consegna dei farmaci sono proseguiti nei giorni successivi all’accaduto.
A denunciare la situazione è stato il capogruppo della Democrazia Cristiana all’Assemblea Regionale Siciliana, Carmelo Pace, che ha parlato di “gravi difficoltà organizzative” e ha espresso preoccupazione per le ripercussioni sui pazienti oncologici del presidio ospedaliero. In particolare, sono almeno venti le persone che attendono i farmaci, la cui preparazione è stata temporaneamente affidata alla farmacia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, situato a circa 90 chilometri di distanza.
Il primario rientra dal congedo per garantire la continuità delle cure
L’urgenza della situazione ha spinto il primario del reparto di Oncologia, Domenico Santangelo, a interrompere il proprio congedo per recarsi personalmente nella struttura di Agrigento e recuperare i medicinali. Un gesto che ha permesso, seppur parzialmente, di contenere i disagi per alcuni pazienti, ma che non è bastato a evitare il protrarsi delle criticità.
“Per quanto tempo ancora si potrà andare avanti in queste condizioni?”, ha dichiarato Carmelo Pace, sollecitando un intervento risolutivo e duraturo. Pur riconoscendo l’impegno della direzione sanitaria nel gestire l’emergenza, il deputato ha sottolineato l’urgenza di ripristinare la funzionalità interna del servizio farmaceutico ospedaliero per evitare nuove interruzioni nelle cure.
Al momento, non sono stati forniti dettagli ufficiali sui tempi di ripristino della camera bianca. Il caso mette in evidenza la vulnerabilità dei servizi sanitari territoriali in situazioni di emergenza, oltre all’importanza di garantire un piano operativo efficace per evitare che problemi tecnici possano tradursi in ritardi nell’assistenza a pazienti fragili.
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