Bari & Puglia cronaca

Università di Bari: “Carmela Fiorella non ha mai conseguito la laurea indicata, quel documento è falso”

Secondo quanto accertato dall’Ateneo, Carmela Fiorella non avrebbe mai conseguito la laurea indicata nella documentazione inviata ad Aeroporti di Puglia.

Università di Bari deposita denuncia per presunto titolo falso

BARI – L’Università di Bari ha presentato una denuncia formale alla Procura della Repubblica in merito alla presunta falsificazione della pergamena di laurea utilizzata da Carmela Fiorella, moglie del consigliere regionale Filippo Caracciolo, per partecipare a una selezione pubblica bandita da Aeroporti di Puglia. La segnalazione fa seguito alla richiesta di accertamento avanzata dalla società dopo la pubblicazione di un articolo giornalistico e le conseguenti dimissioni della candidata.

Secondo quanto comunicato dall’Ateneo barese, il titolo di studio indicato da Fiorella nella documentazione ufficiale non risulterebbe mai conseguito presso l’università. La laurea in questione, una Magistrale in Economia e Management (LM-77), era tra i requisiti richiesti per partecipare al concorso pubblico per dirigente del personale. Tuttavia, gli accertamenti effettuati dagli uffici competenti avrebbero rilevato l’assenza di un titolo corrispondente nei registri dell’Università.

«Non risulta aver conseguito presso questa Università il titolo di studio Laurea Magistrale in Economia e Management (LM 77)», si legge nella denuncia trasmessa alla magistratura. La stessa comunicazione è stata inoltrata il 17 aprile anche ad Aeroporti di Puglia, che aveva sollecitato una verifica formale a seguito delle dimissioni della candidata.

Il titolo reale è diverso e non compatibile con il bando

Dalle verifiche è emerso che Fiorella sarebbe in possesso di una laurea in Scienze dell’amministrazione, titolo afferente all’area di Scienze Politiche, che non soddisfa i requisiti previsti dal bando. Il concorso in questione, infatti, richiedeva in modo esplicito un titolo quinquennale in Economia o Giurisprudenza.

L’intera vicenda è partita dalla pubblicazione di un’inchiesta giornalistica che ha portato alla luce dubbi sull’autenticità del titolo dichiarato. In seguito alla diffusione della notizia, Fiorella ha comunicato la propria rinuncia all’incarico, aprendo la strada agli accertamenti dell’università e all’attuale iniziativa giudiziaria.

Le indagini sulla documentazione prodotta proseguiranno nelle prossime settimane sotto il coordinamento della Procura, che valuterà l’eventuale sussistenza di profili penalmente rilevanti legati alla presentazione di un documento contraffatto in un procedimento amministrativo.