Il Pd esclude Caracciolo dopo il caso della moglie: bufera politica nella Bat e liste in fase di rinnovamento
Filippo Caracciolo fuori dal Partito Democratico dopo il caso dei titoli della moglie. In corso la riorganizzazione delle candidature per le Regionali.
Esclusione definitiva dal Pd per Filippo Caracciolo
BARI – La segreteria nazionale del Partito Democratico ha deciso di escludere l’ex capogruppo in Regione Filippo Caracciolo, in seguito agli sviluppi legati alla vicenda dei titoli sospetti della moglie. La scelta, annunciata dal responsabile organizzazione Igor Taruffi, rappresenta un segnale netto da parte della leader Elly Schlein sulla necessità di un cambio di rotta in termini di etica pubblica e gestione politica, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali.
Il caso, che si è trasformato in una vicenda di rilievo politico nazionale, ha portato alla rottura definitiva con il Pd, già anticipata nei mesi scorsi dalle dimissioni di Caracciolo dal ruolo di capogruppo a seguito di un’indagine che aveva toccato gli ambienti della Regione. Ora, con una nota ufficiale, Taruffi mette fine al suo percorso all’interno del partito: “Il Pd della provincia di Barletta-Andria-Trani è da tempo monitorato dalla segreteria nazionale a seguito dei numerosi esposti pervenuti dagli iscritti del territorio nei quali si criticava una conduzione chiusa e poco attenta ai temi ambientali e di etica politica”, si legge nel documento.
La segreteria ha inoltre evidenziato l’incompatibilità dell’ex consigliere regionale con qualsiasi ipotesi di ricandidatura: “Le stesse dimissioni dal ruolo di capogruppo sono state sollecitate dalla segreteria nazionale visto il suo coinvolgimento in procedimenti che lo rendono incompatibile con eventuali candidature nelle liste del Pd”. Taruffi ha infine annunciato l’avvio di un nuovo ciclo di dirigenti nella provincia Bat, coerente con i principi fissati dalla direzione nazionale.
Riorganizzazione in corso in vista delle Regionali
L’uscita di scena di Caracciolo, figura di riferimento del Pd nella provincia Bat e principale artefice delle dinamiche politiche a Trani e Andria, modifica gli equilibri interni al centrosinistra. L’orientamento della segreteria regionale, guidata da Domenico De Santis, è chiaro: “È necessario fare piena luce sulla vicenda delle dimissioni della moglie del consigliere Caracciolo da Adp. Il Pd non può tollerare nessun tipo di condotta che si discosti dal rispetto delle leggi e dell’etica”. De Santis ha ricordato come la direzione regionale, nella seduta del 22 marzo, abbia approvato all’unanimità una linea di rinnovamento per la composizione delle prossime liste elettorali.
Più prudente la posizione del Pd Bat, rappresentato dal segretario Lorenzo Marchio Rossi, che ha dichiarato: “Riponiamo fiducia nella magistratura che farà luce sugli aspetti della vicenda al fine di chiarirne le responsabilità”.
La riorganizzazione del centrosinistra apre ora a nuovi scenari per le Regionali. Solo pochi giorni fa, Caracciolo aveva partecipato a un evento politico a Trani accanto al sindaco di Bari Antonio Decaro, in corsa per la presidenza della Regione. L’incontro, organizzato dall’associazione Prossimamente, aveva riunito esponenti del Pd e membri del civismo pugliese. Allo stato attuale, tra i potenziali candidati per sostituire Caracciolo nel quadro politico figurano nomi di peso come l’assessora uscente Debora Ciliento, in passato critica dell’ex capogruppo, e i sindaci Giovanna Bruno di Andria e Amedeo Bottaro di Trani, che potrebbero entrare in una eventuale lista di amministratori vicini a Decaro.
I prossimi passaggi saranno determinanti per delineare il nuovo assetto del centrosinistra pugliese, ma i tempi per le decisioni definitive sono ancora aperti.