Bari & Puglia cronaca

Falsa laurea per il concorso in Aeroporti di Puglia, Carmen Fiorella ammette tutto: “Mi assumo tutte le responsabilità”

Una pergamena contraffatta per accedere a un incarico dirigenziale in Aeroporti di Puglia ha dato il via a un’indagine giudiziaria e all’avvio di controlli interni.

Pergamena falsificata per partecipare al concorso

BARI – Un titolo accademico contraffatto è finito al centro di un’inchiesta della Procura di Bari, avviata dopo le segnalazioni giunte in seguito a un articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Al vaglio degli inquirenti c’è la posizione di Carmen Fiorella, 38 anni, vincitrice di un concorso per dirigente delle risorse umane in Aeroporti di Puglia, che avrebbe presentato una finta laurea in Economia e marketing, ricavata modificando digitalmente una pergamena.

Il bando, pubblicato nel febbraio 2024 e concluso nel 2025, prevedeva specifici requisiti accademici. Nonostante Fiorella fosse realmente in possesso di una laurea magistrale in Scienze dell’amministrazione, tale titolo non risultava sufficiente per la posizione da HR manager. Da qui, secondo le ipotesi investigative, la decisione di presentare un documento apocrifo per attestare un titolo che in realtà non possedeva.

L’Università di riferimento ha dichiarato l’inesistenza di un titolo in Economia e marketing intestato a Fiorella, e ha trasmesso un esposto formale agli organi competenti. Una seconda segnalazione è stata inoltrata da Aeroporti di Puglia, dando così avvio all’indagine per accertare eventuali irregolarità nella documentazione allegata alla domanda di partecipazione.

Le dimissioni e le dichiarazioni della protagonista

La vicenda ha avuto ulteriori sviluppi dopo la pubblicazione delle notizie. Lo scorso martedì, Fiorella si è dimessa dall’incarico ottenuto, insediato ufficialmente solo il 1° aprile, motivando la scelta con “motivi personali” e il desiderio di “tutelare la famiglia”.

Poche ore più tardi, attraverso una nota, ha rotto il silenzio ammettendo le proprie responsabilità: «Mi assumo pubblicamente tutte le responsabilità di quanto è accaduto. Soprattutto chiedo scusa pubblicamente, come ho subito fatto in privato, a mio marito, che era totalmente ignaro e che sta subendo ingiustamente le conseguenze delle mie azioni. Sono pronta a rispondere del mio comportamento davanti alle autorità preposte, ma è giusto che paghi chi ha sbagliato e nessun altro».

Il riferimento è al marito, il consigliere regionale ed ex assessore Filippo Caracciolo (Pd), che non risulta coinvolto nelle indagini. Tuttavia, il caso ha suscitato particolare attenzione anche per la presenza, tra i commissari del concorso, di consulenti interni della stessa società Aeroporti di Puglia, circostanza che ha contribuito ad accrescere le perplessità sull’intera procedura selettiva.

Le indagini della magistratura proseguono per accertare eventuali responsabilità penali e amministrative, sia in merito alla documentazione presentata che al meccanismo dei controlli interni alla società.