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Calenda promuove Meloni: “Ha gestito bene Trump, su dazi e Ucraina ha tenuto il punto”

Il leader di Azione difende l’operato della premier: “Incontro difficile, ma ha evitato rotture sull’Europa e sostenuto l’Ucraina”. Critiche al Pd e all’opposizione.

Calenda: “Con Trump non si poteva fare di meglio”

In un’intervista rilasciata a Il Foglio, il leader di Azione Carlo Calenda ha espresso un giudizio positivo sull’incontro avvenuto a Washington tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Di meglio con Donald Trump non si poteva fare”, ha dichiarato l’ex ministro, sottolineando la complessità del contesto e la delicatezza del confronto.

Era in partenza un incontro difficilissimo, non solo perché Trump è completamente imprevedibile, ma perché c’erano due questioni fondamentali su cui tenere il punto: impedire che l’Italia rompesse il fronte europeo sui dazi e non mollare l’Ucraina. Su entrambe le questioni Meloni ha tenuto una linea dritta”, ha evidenziato Calenda, riconoscendo l’equilibrio mantenuto dalla premier.

“Opposizione sterile, il Pd non tornerà al governo”

Nel corso dell’intervista, il leader centrista ha preso le distanze dalle critiche rivolte all’esecutivo. “Se fossi stato il Presidente del Consiglio sarei andato alla Casa Bianca come ha fatto lei”, ha affermato, replicando alle accuse di inutilità rivolte alla missione.

Quanto ai risultati dell’incontro, Calenda ha commentato: “E cosa avrebbe dovuto ottenere? L’impegno di massima a trattare con l’Europa non è chissà che, ma si trattava di limitare i danni”. Secondo l’ex ministro dello Sviluppo economico, la priorità era avvicinare progressivamente Washington a un dialogo costruttivo con Bruxelles, evitando fratture diplomatiche.

Infine, una stoccata alle opposizioni: “Il Pd ha una linea politica, quella del M5S e Avs, che non lo riporterà mai più al governo”, ha dichiarato Calenda, criticando la strategia attuale del centrosinistra.