L’ex ministro Pd Minniti promuove Meloni: “Visita negli USA un successo, Italia riferimento per l’Europa”
L’ex ministro del Pd elogia il ruolo internazionale della premier dopo l’incontro con Trump: “Diplomazia efficace, profilo atlantista e coesione europea indispensabili”.
Minniti: “Italia interlocutore speciale per gli Stati Uniti”
Nel dibattito politico seguito alla visita di Giorgia Meloni negli Stati Uniti, arriva una voce inaspettata dal Partito Democratico. Marco Minniti, ex ministro degli Interni e oggi presidente della Fondazione MedOr, ha offerto una lettura decisamente positiva del vertice tra la premier italiana e l’ex presidente americano Donald Trump. In un’intervista pubblicata su Il Tempo, Minniti definisce l’incontro “un successo, sia sul piano politico che personale”.
Secondo l’esponente dem, l’Italia si è affermata come “interlocutore speciale per Trump e la sua amministrazione”, con una relazione che ha superato il semplice scambio bilaterale. “Non si è trattato di un’iniziativa personale, ma messa a disposizione dell’Europa, come dimostra la comunicazione costante con la presidente Ursula von der Leyen e il previsto contatto telefonico al rientro per valutare insieme gli esiti della missione”, ha sottolineato Minniti.
Difesa, gas e investimenti: “Scelte gravose ma compatibili”
Tra gli impegni presi da Meloni durante la missione americana, Minniti cita tre punti chiave: aumento della spesa per la difesa fino al 2% del Pil, incremento delle importazioni di gas naturale dagli USA e investimenti diretti italiani oltreoceano. “Tre impegni gravosi, ma non incompatibili con l’interesse nazionale”, osserva l’ex ministro.
Minniti riconosce inoltre alla premier una doppia credibilità: “Ha saputo presentarsi come leader atlantista, ma anche profondamente consapevole del ruolo dell’Europa. Il rapporto transatlantico può funzionare solo se gestito da un’UE coesa”.
Una visione atlantica con sguardo europeo
L’ex titolare del Viminale evidenzia la strategia messa in campo dalla premier, in grado di coniugare valori conservatori condivisi con Trump e abilità nel costruire relazioni personali, un elemento che – secondo Minniti – gioca ancora un ruolo determinante nella diplomazia.
“Trump inizialmente puntava su un’Europa frammentata, dove ogni Stato negoziasse da solo. Ma gli USA hanno compreso che dividere l’UE può rivelarsi inefficace”, spiega. Per Minniti, l’unità europea resta la vera forza dell’Occidente: “Il rischio è quello della ‘Biancaneve e i 27 nani’: se i Paesi europei si muovono singolarmente, non contano abbastanza. La visita della Meloni ha aperto una strada diversa”.
Ucraina, un impegno ribadito
Anche sulla crisi ucraina, Minniti valuta positivamente il posizionamento della presidente del Consiglio: “Pur con differenze evidenti rispetto alla posizione di Trump, è importante che Meloni abbia ribadito l’impegno dell’Italia per la libertà del popolo ucraino. In un contesto così delicato, affermarlo pubblicamente ha un peso politico notevole”.
Secondo Minniti, purtroppo, “le possibilità di una tregua appaiono ancora lontane”, ma la chiarezza mostrata dalla premier rafforza la posizione dell’Italia all’interno dello scacchiere occidentale.
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