Italia & Dintorni

Vittorio Feltri: “Meloni ha ricucito lo strappo con gli Stati Uniti. È una fuoriclasse della diplomazia”

In risposta a un lettore, Vittorio Feltri elogia la visita della premier a Washington: “Ha superato ogni aspettativa, riportando l’Italia al centro del dialogo globale”.

“Altro che flop: missione riuscita oltre ogni previsione”

Alla domanda del lettore Cosimo Valente, pubblicata su Il Giornale, Vittorio Feltri risponde con toni netti e decisi: la visita della premier Giorgia Meloni a Washington, e il faccia a faccia con Donald Trump, è stata un successo pieno, che ha smentito i pronostici negativi e superato anche le aspettative più ottimistiche.

Giorgia Meloni non soltanto ha smentito pronostici e previsioni catastrofistici, ma ha addirittura superato le aspettative più rosee circa la riuscita di questo incontro determinante”, scrive Feltri. Per il giornalista, l’opinione pubblica progressista, secondo cui l’incontro sarebbe stato solo simbolico e privo di risultati concreti, è stata spinta dalla “invidia” e dall’“incapacità di riconoscere un successo quando è evidente”.

“Meloni è una fuoriclasse: ha reso Roma perno dell’Occidente”

Feltri sottolinea le qualità comunicative e diplomatiche della premier, ritenendole decisive per l’esito positivo dell’incontro: “La grandezza di Giorgia risiede anche nella sua capacità di comprendere chi ha davanti e di adottare il comportamento più opportuno e utile per ottenere il meglio dal suo interlocutore”.

Meloni, secondo il fondatore di Libero, avrebbe interpretato perfettamente anche un ruolo che sarebbe spettato all’Europa. “Ha agito da premier italiana ma anche da premier europea, compiendo un lavoro che Ursula von der Leyen non è stata in grado di fare”, aggiunge, criticando l’atteggiamento della presidente della Commissione europea: “Parlare di ‘vendetta’ a proposito dei dazi? La diplomazia funziona in altro modo”.

“Roma torna centrale nei rapporti transatlantici”

Feltri va oltre, parlando di Roma come fulcro del nuovo equilibrio internazionale: “La capitale italiana è stata scelta anche come sede dei colloqui tra Usa e Iran, che si tengono oggi”. Un segnale, a suo avviso, della nuova centralità dell’Italia nello scacchiere globale, attribuita in pieno all’azione della premier.

Infine, conclude con una considerazione sulla relazione tra Meloni e Trump: “Il tycoon ha mostrato apertamente la sua stima verso il nostro presidente del Consiglio, e ha detto sì alla possibilità di confrontarsi con l’Europa, nonché di venire in Italia a breve”.