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Gad Lerner lascia polemico il Fatto Quotidiano: “Troppa indulgenza verso le destre nazionaliste, Trump e Putin”

Dopo cinque anni di collaborazione, il giornalista annuncia l’addio al quotidiano diretto da Marco Travaglio. In una lettera spiega le sue motivazioni.

L’annuncio e le ragioni della rottura

Gad Lerner ha annunciato l’interruzione della sua collaborazione con il Fatto Quotidiano, testata per cui ha scritto negli ultimi cinque anni. Il giornalista aveva lasciato la Repubblica nel 2019, in polemica con l’allora direttore Maurizio Molinari, e da allora aveva scelto il quotidiano diretto da Marco Travaglio come nuova casa editoriale.

Lerner ha spiegato le ragioni della sua scelta in una lettera indirizzata alla redazione, in cui ha ringraziato i colleghi e riconosciuto l’importanza del lavoro svolto insieme, pur segnalando un crescente disagio verso alcune posizioni del giornale.

«Voglio ringraziare i colleghi della redazione per questi cinque anni trascorsi insieme. Negli ultimi tempi ho sentito crescere la mia distanza dalla linea del giornale, soprattutto per l’indulgenza – a mio parere – mostrata di fronte all’ascesa delle destre nazionaliste e fascistoidi: da Trump a Putin fino a casa nostra», ha scritto.

L’apprezzamento per la libertà editoriale

Nonostante il distacco, Lerner ha voluto sottolineare il rispetto per la linea indipendente della testata e per il ruolo che ha avuto nel panorama dell’informazione italiana. «Ciò non diminuisce di una virgola il mio apprezzamento per l’indipendenza del giornale e per la sua capacità di dare notizie scomode», ha precisato.

Il giornalista ha anche rivolto parole di riconoscenza al direttore: «Ho ringraziato il direttore per la libertà di cui ho goduto e vi saluto tutti con affetto».

Una frattura simbolica nel dibattito progressista

L’uscita di Gad Lerner, figura storica del giornalismo italiano e voce riconosciuta della sinistra progressista, segna una frattura significativa nel dibattito intellettuale contemporaneo. Il riferimento alla “indulgenza” verso le destre appare come una critica implicita non solo alla linea editoriale del Fatto Quotidiano, ma anche a una più ampia area dell’informazione che, secondo Lerner, tende a minimizzare o a non contrastare con sufficiente fermezza l’avanzata di leader autoritari e movimenti nazionalisti.

Il suo addio si inserisce in un contesto politico e mediatico complesso, dove le alleanze culturali e le sensibilità ideologiche sono in continua ridefinizione.