Le Figaro consacra Giorgia Meloni: “Sta risollevando l’Italia. A differenza di Macron, non solo comunica ma agisce”
L’editorialista di punta di Le Figaro consacra la premier italiana: leadership solida, credibilità internazionale e una politica economica che fa scuola in Europa.
L’intellettuale francese che critica Macron e incorona Meloni
Quando a firmare l’editoriale è Nicolas Baverez, uno degli intellettuali più severi e influenti di Francia, le parole pesano. Editorialista storico di Le Figaro e critico implacabile della classe politica transalpina – a cominciare da Emmanuel Macron – Baverez ha dedicato un lungo e sorprendente intervento a Giorgia Meloni, pubblicato lunedì 21 aprile, che suona come una vera e propria consacrazione.
L’editorialista che definì la Francia come il Paese “che rende impossibili le cose necessarie” e che ha accusato Macron di “aver abbandonato il mondo reale per stabilirsi nelle realtà alternative”, oggi esalta il modello italiano incarnato dalla presidente del Consiglio. Un raffronto che, secondo molti osservatori, segna un cambio di percezione profondo nei confronti dell’Italia e della sua leadership.
“Ha smentito ogni previsione, è la donna forte d’Europa”
«L’ascesa al potere di Giorgia Meloni, il 22 ottobre 2022, a cento anni dalla marcia su Roma, avvenne in un clima di grande tensione», scrive Baverez, ricordando il contesto in cui Meloni ha assunto la guida del governo. Un contesto segnato da timori internazionali su una possibile deriva autoritaria, una crisi finanziaria imminente e il rischio di fratture con UE e Eurozona.
E invece, continua, «due anni e mezzo dopo, Meloni ha smentito tutti coloro che prevedevano il suo inevitabile fallimento, presentando un curriculum molto solido che la posiziona come la donna forte d’Europa».
Una leadership salda e rispettosa delle istituzioni
Secondo Baverez, Meloni ha consolidato la propria autorità e popolarità, forte anche del risultato alle elezioni europee del 2024, che l’hanno vista protagonista. «Incarna una leadership forte ma rispettosa della Costituzione, garante della stabilità di governo e delle istituzioni», un contrasto netto rispetto al caos politico che – secondo l’editorialista – domina oggi la Francia.
Non solo comunicazione, ma azione concreta: lotta all’immigrazione clandestina, sicurezza interna, liberalizzazioni, e una politica economica pro-impresa. Baverez sottolinea i risultati dell’economia italiana, definiti tra i migliori della zona euro, e celebra l’approccio pragmatico della premier, che ha agito là dove altri si sono limitati a dichiarare intenti.
Diplomazia e visione internazionale
Nell’analisi del politologo francese, c’è spazio anche per la politica estera. Meloni, scrive, «ha raggiunto un risultato diplomatico impressionante, posizionando l’Italia come ponte tra le democrazie liberali e illiberali, tra Europa e Stati Uniti, tra Europa e Africa».
Secondo Le Figaro, la sua linea non è né neofascista né rivoluzionaria, ma una forma originale di popolarismo liberale che sta guadagnando consensi in tutta Europa. Un “patriottismo economico” moderno, che guarda all’innovazione, alla libertà di impresa, alla riliberalizzazione del mercato del lavoro e persino alla ripresa del nucleare.
“Sta rompendo l’immagine di un’Italia decadente”
«Seguendo le orme di Mario Draghi, sta risollevando l’Italia, rompendo con l’immagine di un Paese decadente», conclude Baverez. Il merito di Meloni, secondo lui, non è solo tecnico o politico, ma culturale: «Ha restituito agli italiani il senso di decidere del proprio destino, e di partecipare alla storia invece che subirla».
Un giudizio che, alla luce della severità dimostrata dallo stesso autore verso la propria classe dirigente, rappresenta un tributo non secondario. E che conferma il crescente interesse – e rispetto – degli intellettuali francesi verso l’esperienza italiana guidata da Giorgia Meloni.