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Salvini rilancia sul Ponte sullo Stretto, “Serve per le truppe e per la Nato”, il PD “Infrastruttura di guerra”

Il governo italiano presenta il ponte sullo Stretto come opera fondamentale anche in chiave militare. Scontro politico sull’uso dei vincoli ambientali.

La delibera alla Commissione europea: “Opera strategica per la difesa”

Il governo Meloni ha inviato una delibera alla Commissione europea per ribadire la necessità di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina, sottolineando che l’opera è strategica non solo per motivi economici e logistici, ma anche sotto il profilo militare. Il documento, firmato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, evidenzia che il ponte potrà favorire il rapido transito di truppe e mezzi pesanti verso il Mediterraneo in caso di necessità.

La valutazione inviata a Bruxelles potrebbe incidere sul rispetto delle stringenti norme ambientali dell’UE. Secondo quanto si legge nel testo, l’urgenza e la funzione strategica dell’infrastruttura potrebbero richiedere un trattamento particolare rispetto agli standard ambientali vigenti.

Dura opposizione da Verdi, PD e M5S: “Infrastruttura di guerra”

Le reazioni delle opposizioni sono state immediate. Il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, ha parlato di “una forzatura gravissima” e ha accusato l’esecutivo di voler trasformare il ponte in “un’infrastruttura di guerra per aggirare i vincoli ambientali europei”. Bonelli ha fatto sapere di aver inviato una diffida al Cipess, chiedendo che il Comitato interministeriale non assecondi “una forzatura politica vergognosa”.

Sulla stessa linea anche Annalisa Corrado, eurodeputata del PD, che ha definito “allibente” la lettura del documento governativo, elencando gli usi proposti: trasporti militari, aiuti in caso di sisma, approvvigionamento idrico, servizi sanitari tra Sicilia e Calabria.

Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha definito l’opera “il ponte del riarmo”. Dallo stesso partito, Agostino Santillo ha criticato Salvini per voler agganciare il progetto del ponte al piano europeo di difesa, mentre in passato si è opposto a iniziative simili.

Salvini rilancia: “120 mila posti di lavoro e rilancio del Sud”

Il ministro Matteo Salvini ha ribadito la sua determinazione a portare avanti il progetto: “Sono determinato ad andare fino in fondo”, ha dichiarato. Secondo il vicepremier, una volta completato l’iter autorizzativo, il ponte genererà almeno 120 mila nuovi posti di lavoro e rappresenterà un volano per lo sviluppo del Sud Italia.

“Sicilia e Calabria sono fra le ultime regioni in Europa per occupazione”, ha aggiunto, citando i dati pubblicati da Eurostat. Per Salvini, la realizzazione del ponte sarà anche un’occasione per colmare i divari infrastrutturali e occupazionali del Mezzogiorno.