Va dal dentista e muore dopo l’intervento, aveva scelto quella clinica privata per avere la sedazione profonda e non locale
Un uomo di 45 anni è deceduto dopo una sedazione profonda in uno studio dentistico a Brescia. A giudizio odontoiatra, assistente e anestesista.
Rinviati a giudizio tre operatori sanitari
BRESCIA – È stato disposto il rinvio a giudizio per tre professionisti sanitari accusati di omicidio colposo in concorso in relazione alla morte di Luigi Floretta, 45 anni, residente a Bolzano e dipendente della sede Rai dell’Alto Adige. Il decesso è avvenuto il 30 giugno 2023, a seguito di un intervento odontoiatrico in una clinica privata situata a Brescia.
L’indagine, condotta dai carabinieri del Nas, ha portato al coinvolgimento dell’odontoiatra titolare dello studio, di un’assistente e dell’anestesista esterna incaricata della sedazione. L’udienza preliminare, presieduta dal gup del Tribunale di Brescia, ha accolto la richiesta della Procura, dando il via al processo nei confronti dei tre imputati.
Stando alla consulenza medico-legale acquisita agli atti, la causa della morte è stata individuata in una tossicità sistemica da anestetico locale, che avrebbe provocato un arresto cardiaco subito dopo la conclusione dell’intervento. Il trattamento eseguito consisteva nell’impianto di una protesi dentaria, effettuato in regime di sedazione profonda.
L’intervento e le indagini successive
Secondo la ricostruzione dei fatti, Luigi Floretta si sarebbe sottoposto all’intervento scegliendo deliberatamente la sedazione, ritenendola una soluzione più adatta rispetto alla classica anestesia locale. La moglie, ascoltata nel corso delle indagini, ha riferito che la clinica era stata selezionata proprio per questa particolare modalità operativa.
Terminata la procedura, l’uomo avrebbe accusato un malore circa un’ora dopo la fine della sedazione. Le testimonianze raccolte confermano che Floretta perse conoscenza rapidamente, facendo scattare la richiesta d’intervento al 112. Trasportato in condizioni critiche all’ospedale Civile di Brescia, fu ricoverato nel reparto di Terapia intensiva. Dopo due giorni, il 45enne è deceduto.
Il procedimento giudiziario mira ora a chiarire se vi siano state responsabilità professionali nella gestione dell’anestesia e nel monitoraggio post-operatorio. L’accusa contesta ai tre imputati una condotta ritenuta negligente o imprudente, che potrebbe aver determinato l’esito fatale. Le prossime udienze serviranno ad approfondire quanto emerso nel corso delle indagini preliminari.
Il processo prenderà avvio nelle prossime settimane presso il tribunale di Brescia, dove saranno ascoltati testimoni, periti e consulenti tecnici.