Meloni, la replica di suor Anna Monia a Fratoianni: “Chi serve il Paese merita rispetto, non dileggio”
Dopo le critiche del leader di Avs all’incontro Meloni-Trump, la religiosa scrive una lettera aperta: “Chi serve il Paese merita rispetto, non dileggio”
Fratoianni attacca, la sinistra inciampa
L’incontro a Washington tra Giorgia Meloni e Donald Trump, destinato a rafforzare il ruolo internazionale dell’Italia su dossier chiave come i dazi e la pace globale, non è stato accolto positivamente da tutti. Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra, ha liquidato l’incontro con parole dure: «Sembra la sceneggiatura di una serie di quart’ordine: più che presidente del Consiglio, Meloni ha fatto la cameriera al pranzo con Trump». Un commento che ha immediatamente sollevato accuse di sessismo da parte di molti osservatori, evidenziando la doppia morale di certa sinistra: pronta a invocare il rispetto delle donne, ma pronta anche a calpestarlo quando conviene.
La risposta di suor Anna Monia Alfieri
A replicare con fermezza a Fratoianni è stata suor Anna Monia Alfieri, attraverso una lettera aperta che invita alla riflessione e al rispetto del ruolo istituzionale.
«Mi rivolgo a Lei come cittadina che ha a cuore la societas», scrive la religiosa. «Sono sempre grata a uomini e donne che sacrificano la loro vita privata per porsi al servizio della collettività nella politica. Paolo VI ci ha insegnato che la politica è la più alta forma di carità».
Secondo suor Anna Monia, chi ricopre incarichi istituzionali deve essere valutato «per la capacità di servire il Paese», non per il colore politico o la simpatia personale: «La classe politica ha il compito di favorire unità, benessere sociale, legalità e dialogo internazionale, ponendo sempre al centro il rispetto degli altri».
Un richiamo alla sobrietà del dibattito politico
La religiosa sottolinea che la politica internazionale richiede qualità umane e morali non comuni: «La diplomazia richiede studio, competenze, equilibrio e apertura. Serve costruire ponti, non polarizzare le posizioni o umiliare chi lavora per il bene comune».
Il riferimento, neanche troppo velato, è al clima sempre più esasperato del dibattito pubblico italiano, dove spesso le offese personali finiscono per prevalere sui contenuti. «Chi guida il Paese ha il dovere di rappresentare tutti i cittadini. E chi è all’opposizione dovrebbe vigilare sulla correttezza dell’operato, senza cadere nella tentazione della derisione», aggiunge suor Anna Monia.
Un invito alla politica “alta”
La lettera si conclude con un invito chiaro: «Ritrovare il senso alto della politica significa anche riconoscere il valore dell’avversario, rispettarne l’impegno e il sacrificio. Solo così possiamo davvero costruire un’Italia migliore, al di là delle bandiere di parte».
Un monito che suona come un appello alla responsabilità, rivolto a tutti gli attori della scena politica.