Gossip & Spettacolo

Antonio Cassano, il suo racconto di un pranzo in famioglia: “Conto salato e volevano la mancia del 20%, ho lasciato il ristorante”

Antonio Cassano ha raccontato una spiacevole esperienza a New York: dopo un pasto con la famiglia, si è rifiutato di lasciare la mancia proposta dal ristorante.

Episodio in un ristorante di New York durante una vacanza

Antonio Cassano, ex calciatore originario di Bari, ha condiviso un episodio avvenuto durante una recente vacanza a New York con la moglie Carolina e i figli Christopher e Lionel. Ospite della trasmissione online Viva el Futbol, Cassano ha spiegato di aver vissuto un momento di forte irritazione al termine di un pasto in un ristorante della città statunitense.

A New York sono stato veramente bene, però devo raccontare un aneddoto – ha dichiarato Cassano – Vado a mangiare in un ristorante, non faccio neanche pubblicità dicendo il nome… Antipasti e una pizza, 475 dollari. Ho preso antipasti per noi quattro, un piatto a testa, e una pizza che abbiamo messo in mezzo alla tavola”.

L’ex attaccante ha sottolineato che il pasto si è svolto rapidamente, poiché con i figli piccoli e la moglie il tempo a tavola è sempre limitato: “Con Carolina e i bambini non si può stare più di dieci minuti al tavolo, mangia e scappa…”.

Nonostante la cifra elevata, Cassano ha spiegato di essere pronto a pagare somme anche superiori quando il servizio e la qualità del cibo sono all’altezza delle aspettative. A tal proposito, ha citato positivamente un altro locale della città: “Il ristorante migliore dove siamo andati è stato da Gallagher’s, la carne più buona di New York, un posto meraviglioso”.

La scoperta della mancia obbligatoria e la reazione

Il malumore di Cassano è nato al momento del pagamento del conto. Dopo aver lasciato 500 dollari a fronte di un totale di 475, un cameriere gli ha fatto notare che sullo scontrino era indicata una mancia del 20%.

Mi dice: ‘No, ma sai, guarda sotto’. Io vado a leggere sotto, faccio leggere a Carolina – ha raccontato – tu devi dare, non è obbligatorio… io dico ‘cazzo, se gli do 25 dollari, in Italia saltano sui tavoli, ti lavano pure la macchina’. Lì è diverso? Diverso un ca**o!”.

Alla richiesta implicita di una mancia di circa 80 euro, l’ex calciatore ha risposto con decisione: “Col ca**o che te li lascio, decido io! Lì devi dare il 20%! Tu devi dirmi grazie che ti do 25 dollari… Non gli ho lasciato neanche i 25 dollari e me ne sono andato”.

Cassano ha spiegato di non aver apprezzato l’atteggiamento del personale e di non aver trovato giustificata la richiesta di una cifra simile per un servizio e una qualità del pasto che ha giudicato modesti.