Italia & Dintorni

Landini accusa Meloni: “Sui referendum silenzio totale. Il lavoro? Non è una priorità per questo governo”

Il leader della Cgil attacca l’esecutivo dal palco del Primo Maggio: “Azzerato il dibattito pubblico. Serve partecipazione per difendere i diritti sul lavoro”.

Il Primo Maggio tra musica e denuncia: “Serve rimettere al centro la persona”

Il Concertone del Primo Maggio a Piazza San Giovanni si è trasformato, come da tradizione, in un palco non solo musicale ma anche politico. Durante la presentazione ufficiale, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha puntato il dito contro l’assenza di attenzione istituzionale sul tema del lavoro. Con accanto Big Mama, Noemi ed Ermal Meta, che condurranno l’evento con 44 artisti, Landini ha ricordato l’eredità di Papa Francesco: “Ha sempre avuto grande attenzione su problemi del lavoro. Uno dei messaggi è stato quello di dare voce a chi non ce l’ha, fare rumore, non rinunciare a combattere le disuguaglianze”.

Poi l’affondo: “Il Primo Maggio è l’occasione per rilanciare con forza la necessità di un’azione che rimetta al centro la persona. Siamo in presenza di una strage che non si ferma. Parlare di ‘lavoro sicuro’ significa lavorare con dignità, parlare di futuro e cambiamento”.

Il silenzio sul referendum: “Vogliono farci passare sotto traccia”

Landini ha colto l’occasione per denunciare la totale assenza di dibattito pubblico sui cinque referendum che si terranno l’8 e 9 giugno, accusando i grandi media e l’attuale esecutivo: “Adesso parliamo noi. Rompiamo il silenzio sui referendum. Sui grandi media regna il silenzio totale”.

Alle 17, davanti alla sede Rai di via Teulada a Roma, la Cgil ha convocato una manifestazione proprio per chiedere maggiore attenzione sul tema: “Serve la massima informazione per permettere ai cittadini di partecipare consapevolmente. Non sarà facile raggiungere il quorum, ma dobbiamo provarci”.

Con tono preoccupato, Landini ha ricordato le difficoltà legate all’affluenza: “Alle politiche ha votato il 63%, alle europee meno del 50%. Se fosse stato un referendum, non sarebbe stato valido. Il rischio è altissimo”.

“La nostra forza? Cinque milioni di iscritti pronti a mobilitarsi”

Il segretario della Cgil ha invitato i suoi iscritti a diventare moltiplicatori di partecipazione: “Abbiamo oltre 5 milioni e 100mila iscritti. Se ognuno convince 5 persone, possiamo arrivare a 25 milioni. Se ognuno fa la sua parte, possiamo raggiungere il quorum”.

Non si è risparmiato nemmeno sul piano organizzativo: “Vogliamo nominare due rappresentanti di lista per ogni seggio negli 8mila comuni. Nessun altro ha una rete capillare come la nostra”. E ha concluso: “Se facciamo questa operazione, non è solo testimonianza. È politica. Significa rimettere al centro chi tiene in piedi questo Paese e oggi non ha ascolto da chi governa”.

I sindacati uniti ad Asiago: “Serve un lavoro sicuro e stabile”

Nel giorno dedicato ai lavoratori, i leader di Cgil, Cisl e UilMaurizio Landini, Daniela Fumarola e Pier Paolo Bombardieri – si sono ritrovati ad Asiago, fianco a fianco per chiedere più sicurezza sui luoghi di lavoro.

Fumarola, da poco eletta alla guida della Cisl, ha dichiarato: “Dare protagonismo alle imprese che investono in salute e sicurezza significa costruire una cittadella del lavoro inclusiva e dignitosa”.

Bombardieri ha concluso con un omaggio al Pontefice scomparso: “Rispettare Papa Francesco significa difendere la dignità delle persone e dire no allo sfruttamento”.


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