Italia & Dintorni

“Meloni ha protetto Trump, non l’Italia”: Schlein accusa, FdI la smentisce con i titoli dei giornali

Scontro tra Elly Schlein e Fratelli d’Italia sul caso dazi: la segretaria dem accusa Meloni di aver anteposto l’alleanza con Trump agli interessi nazionali.

Schlein: “Italia in ritardo sui dazi per colpa dell’amicizia Meloni-Trump”

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha lanciato un duro attacco alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accusandola di aver gestito con ritardo e superficialità il delicato dossier dei dazi tra Stati Uniti e Unione Europea. “Meloni per tutto quel tempo ha scelto di fare spallucce e minimizzare per non entrare mai in contraddizione con il suo amico Donald Trump. Però i danni intanto li stavano facendo a imprese e lavoratori italiani. Quindi si sono mossi tardi, hanno fatto arrivare l’Italia in ritardo. Io credo che sia importante adesso dare una reazione forte”, ha dichiarato Schlein in una recente intervista.

Un attacco frontale che ribalta la narrazione finora emersa dalla stampa nazionale e internazionale, che ha invece elogiato il ruolo diplomatico della premier italiana durante la sua visita a Washington.

Fratelli d’Italia replica: “La realtà non si ribalta con un’intervista”

La replica di Fratelli d’Italia non si è fatta attendere. Attraverso il proprio account ufficiale su Facebook, il partito ha pubblicato una sequenza di titoli tratti dai maggiori quotidiani italiani e stranieri per smentire le affermazioni della leader dem. Tra questi: “Dazi, sì a un accordo Usa-Ue. Trump: Meloni leader eccezionale”, “Trump accetta l’invito a trattare a Roma con l’Ue”, “Meloni convince Trump”, “Trump incorona Meloni: sui dazi ci sarà l’accordo”, “La tela di Meloni e il ruolo da pontiere tra Europa e Usa”.

In un commento accompagnatorio, FdI ha scritto: “Elly Schlein, capiamo il tuo tentativo di emergere come leader dell’opposizione, ma ribaltare la realtà non ti aiuterà nell’impresa”.

Il nodo dei dazi resta aperto: prove di diplomazia o scontro interno?

Lo scontro tra maggioranza e opposizione si inserisce nel contesto più ampio dei difficili rapporti commerciali tra Europa e Stati Uniti, che vedono in Meloni un possibile canale di dialogo privilegiato con l’entourage di Trump, in vista delle prossime presidenziali americane. Le critiche della segretaria del Pd sembrano voler contestare proprio quella vicinanza, interpretata come ostacolo a una gestione autonoma e trasparente della questione dazi.

Nel frattempo, da ambienti di governo filtra fiducia sull’avvio di un tavolo di confronto Ue-Usa, che potrebbe svolgersi proprio a Roma, su proposta dell’Italia. Una mossa che, se concretizzata, rafforzerebbe il posizionamento diplomatico dell’esecutivo italiano. Ma la polemica politica interna, intanto, è tutt’altro che chiusa.