Sondaggio 2025, FDI allunga, Pd si ferma. Lega supera Forza Italia, giù il M5S
Meloni rafforza la leadership del centrodestra. Il partito di Conte cala, mentre Verdi e Sinistra scendono sotto il 6,5%.
Se si votasse oggi, Fratelli d’Italia si confermerebbe saldamente al primo posto, consolidando la propria posizione di leader del centrodestra e dell’intero scenario politico. Secondo l’ultimo sondaggio Swg per il Tg La7, il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni guadagna lo 0,3% in una settimana e tocca il 30,3%, distanziando il Partito Democratico, stabile al 22%.
Centrodestra avanti, Lega sorpassa Forza Italia
La rilevazione registra un lieve calo per il Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,1% e scende al 12,4%, mantenendosi comunque terza forza politica. In rialzo invece la Lega, che cresce dello 0,1% e raggiunge l’8,8%, riuscendo a superare Forza Italia, in leggera flessione all’8,7%.
Una dinamica che conferma la tenuta dell’alleanza di governo, con il blocco di centrodestra che, nel suo complesso, sfiora il 48%. Un dato che rafforza l’asse Meloni-Salvini-Tajani e garantisce una solida maggioranza potenziale.
Crisi d’identità per le forze minori
Male le opposizioni minori, in particolare l’Alleanza Verdi e Sinistra, che perde lo 0,2% e si ferma al 6,2%, in calo rispetto alla recente spinta registrata in piazza. Tra i centristi, Azione di Carlo Calenda si attesta al 3,4%, mentre Italia Viva di Matteo Renzi raccoglie il 2,7%. +Europa rimane al 1,7%, seguita da Noi Moderati all’1%.
Il quadro politico
Il quadro delineato dal sondaggio premia la stabilità di Giorgia Meloni, che sembra beneficiare di un consenso ancora solido, nonostante le tensioni interne e le recenti polemiche politiche legate alle celebrazioni del 25 aprile. Il Pd di Elly Schlein, pur rimanendo secondo, fatica a crescere, mentre Giuseppe Conte e il suo M5S appaiono in una fase di lieve flessione dopo mesi di cauta risalita.
Le forze minori appaiono invece frammentate e poco incisive, un fattore che potrebbe rivelarsi decisivo alle elezioni europee del 2024, quando la soglia di sbarramento al 4% metterà a dura prova la sopravvivenza di molte sigle.