Da ieri bloccata Via Nazariantz per consentire l’acceso ai mezzi dell’impresa appaltatrice che si accinge ad aprire il cantiere che durerà nelle previsioni circa 700 giorni; grande disagio per tutti gli operatori giudiziari e ci riferiamo ad avvocati, giudici , cancellieri e dipendenti e anche per gli operatori consueto mercato rionale settimanale che sarà costretto a stabilirsi in una zona vicino alla Fiera del Levante tra Via Napoli e Via Madonna della Rena.
Diciamo che sarebbe stato opportuno rimandare di almeno una settimana l’apertura del cantiere per evitare la coincidenza con la Fiera del Levante, ma oltre questo si dovrà fare i conti con numerosi disagi che la chiusura di Via Nazariantz sicuramente provocherà: sino a qualche giorno fa questa strada rappresentava una via di scorrimento alternativo per il traffico proveniente da via Bruno Buozzi dato che le auto che arrivavano vicino al cimitero, superavano il rondò di Via Crispi e invertendo il senso di marcia, raggiungevano Via Napoli; ora la mobilità sarà pesantemente compromessa, dato che le auto dovranno necessariamente percorrere via Dante, per poi sfociare necessariamente su via Brigata Regina che diverrà più congestionata che mai.
L’arteria cittadina che le ottimistiche previsioni vedono completata per il 2015, sarà corredata di un viadotto sopraelevato all’altezza del cimitero monumentale di Bari per unire i quartieri a sud come Carbonara, Carrassi e Poggiofranco sino al quartiere Libertà e il lungomare lato nord.
Dopo oltre sette mesi di stop, nello scorso agosto il cantiere è stato riaperto grazie all’autorizzazione antisismica rilasciata dalla Provincia di Bari che doveva valutare le conseguenze sul territorio di questa enorme opera; gli uffici dell’amministrazione provinciale che sostituivano nelle valutazioni tecniche l’ex Genio Civile, hanno preferito affidarsi alla consulenza di un perito esterno che potesse esaminare la fattibilità dell’asse nord sud.
Il professor Pietro Monaco ha infine stilato una sua relazione dopo due proroghe rispetto ai tempi stabiliti per poter documentarsi ulteriormente sul caso.
Questi sette mesi sono andati ad aggiungersi ai tre anni di slittamento rispetto alla data di conclusione lavori originaria e si spera che la conclusione dei lavori preventivata per il 2015 non subisca ulteriori proroghe.
Quattro saranno le corsie del ponte sospeso (due per ogni senso di marcia) alle quali si affiancheranno due piste ciclopedonali e si collegherà all’autostrada urbana di Carbonara dalla rotatoria di Via Colletta sino a Via Nazariantz appena prima della sede del Tribunale penale.