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Federica Mangiapelo dopo due anni svolta indagini, arrestato fidanzato

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I carabinieri venerdì scorso hanno notificato a Marco Di Mauro, fidanzato di Federica Mangiapelo, l’ordinanza di arresto per il reato di omicidio volontario aggravato.

Il ragazzo, di soli 23 anni, è agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Gli inquirenti hanno notificato il provvedimento restrittivo perché, dopo due anni di lunghe indagini, sono giunti alla conclusione che ad uccidere la povera ragazza, Federica Mangiapelo, sia stato proprio l’ex ragazzo Marco Di Mauro.

Secondo la ricostruzione degli investigatori il Di Mauro, dopo una furioso lite, la notte di halloween del 2012 spinse nelle acque del lago Bracciano la ragazza e poi fece annegare la stessa tenendole la testa sott’acqua.

Il corpo della ragazza fu trovato a Vigna di Valle sulla riva del lago di Bracciano.


Marco di Mauro aveva sempre  sostenuto che la sera della scomparsa di Federica Mangiapelo, dopo un litigio, aveva lasciato alle 3 di notte per strada la ragazza nei pressi della piazza di Anguillara, un piccolo centro nelle vicinanze di Roma  e, in seguito, di essersi allontanato con il proprio veicolo.

Ci sono voluti due anni ma, alla fine, l’autopsia ed una serie di analisi condotte sul corpo di Federica Mangiapelo hanno escluso che la ragazza fosse morta in seguito ad un malore ma che la morte, piuttosto, era dovuta ad annegamento.

Gli inquirenti hanno ricostruito il crimine ed hanno ipotizzato che ad annegare la ragazza, dopo una lite, sia stato il ragazzo Marco Di Mauro al quale ieri è stata notificata l’ordinanza di arresto.

I primi test condotti sulla ragazza avevano indotto gli inquirenti a pensare che la morte fosse avvenuta per un problema cardiaco.

In seguito gli inquirenti hanno indagato e, subito dopo i risultati dell’autopsia, sono giunti alla conclusione che Federica Mangiapelo non è morta per cause naturali ma per omicidio.

I genitori della ragazza non hanno mai creduto che la figlia fosse morta per un problema cardiaco ed avevano sempre dubitato sulla versione di Marco Di Mauro.

Ieri dopo due anni di indagini la svolta con la notizia dell’arresto di Marco di Mauro.

Il legale di Mauro, Cesare Gai, subito dopo il provvedimento restrittivo nei confronti del suo assistito ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Rimango perplesso per la decisione dell’autorità giudiziaria. A prescindere dalla gravità del fatto contestato. Attendo di leggere il provvedimento e valuto di fare ricorso al Tribunale del riesame”.

Di parere diametralmente opposto l’avvocato della famiglia Mangiapelo, Francesco Pizzorno che ha così commentato la svolta delle indagini: “Quello di oggi è un primo passo verso la verità. La famiglia non si arrenderà fino a quando non sarà fatta piena luce sulla morte di Federica. Dal buio iniziale ora iniziamo a vedere più chiaramente quello che è successo quella notte. Non ci siamo mai arresi e con tenacia e pazienza abbiamo sempre confidato nella verità. Questa volta è anche un riconoscimento a chi, come la mamma, si è sempre rifiutata di credere che la causa del decesso fosse una miocardite”.