L’iniziativa “bike to work” presentata e acclamata positivamente durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, promossa dalla Commissione Europea, ha avuto un grande successo.
La città di Bari, in persona del Suo sindaco, unitamente alle associazioni di ciclisti urbani, manifesta appoggio a tale iniziativa con una proposta ai cittadini: iscrivere le proprie due ruote presso una anagrafe comunale, ma preventivamente munire la bici di una targa così da poter risalire al proprietario e tentare una misura ulteriore contro i furti e i danneggiamenti piuttosto diffusi nel capoluogo pugliese. L’iniziativa barese prevede a chi fosse interessare di omaggiare la targature delle bici presso la Piazza ferrarese luogo storico della città dove c’è uno stand dell’associazione Ciclospazio che di tanto si occupa.
È altresì in programma una passeggiata ciclistica curata nell’organizzazione dall’associazione Ruotalibera Fiab che partirà da Parco 2 Giugno fino a Parco Perotti. Ai cittadini in contemporanea verrà presentato il nuovo progetto Cielo inerente alla programmazione ciclistica della città e che sarà illustrato nei dettagli dal consigliere incaricato per la Mobilità sostenibile Antonio Decaro, l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini, e l’ingegnere Nicola Berloco, progettista del biciplan. In virtù di tale disegno, in città dovrebbero comparire ben 190 Km di piste ciclabili, comprese le 15,5 già esistenti e le 31 in fase di progettazione o appalto che mirano a collegare la città nelle sue estreme zone, comprendendo anche l’area industriale.
Certo, per tale realizzazione fondamentale son o i fondi cui attingere ogni spesa occorrente; Comune e Regione si stanno adoperando per tanto anche se la ricerca non è facile e di breve attuazione. L’iniziativa in generale dimostra come gli amanti delle due ruote baresi non demordono e incentivano le loro attenzioni sull’utilità di questa alternativa di trasporto che dovrebbe avere più adesioni.
Tra le piste già progettate ci sono quelle in zona Poggiofranco, via Gandhi, che collegherà via Giulio Petroni e via Camillo Rosalba; sempre i questo quartiere ci sarà la pista in viale Kennedy e viale Papa Giovanni XXII. Pensata anche una pista ciclabile nella trafficatissima Via Amendola, strada di importante collegamento tra la tangenziale e il centro città, ovvero in zona Japigia su via Caldarola. Anche il centro sarà allietato dalla strada esclusiva delle ruote, all’altezza del sottopasso S.Antonio che collegherà centro al quartiere Murat. C’è grande soddisfazione a questa iniziativa, anche da parte del consigliere delegato alla Mobilità De Caro che ha precisato in una intervista: “”Abbiamo lavorato con le associazioni Ruotalibera e Ciclospazio per realizzare il progetto con le piste ciclabili del futuro .
Per arrivare in centro, purtroppo, è impossibile installare una canalina in ferro per trasportare a mano la bici sul ponte pedonale di corso Cavour perché sottoposto a vincolo, ma faremo un percorso dal sottopassaggio di via Duca degli Abruzzi. Intanto sono quasi terminati i lavori per la pista di corso Mazzini che collega il tribunale a piazza Garibaldi”.