Delfeil de Ton è stato uno dei fondatori di Charlie Hebdo ed ha rilasciato un’ intervista al tabloid francese “Le Nouvel Observateur“ nella quale critica le scelte editoriali intraprese dalla nota rivista di satira.
Delfeil de Ton, che ha da poco compiuto 80 anni, ha dichiarato apertamente che “Ce l’ho veramente con te, Charb”.
Stéphane Charbonnier, da tutti conosciuto con il nomignolo di Charb, era dal 2009 il direttore del Charlie Hebdo ed è stato una delle vittime dell’atroce attentato terroristico avvenuto il 7 gennaio scorso.
Secondo Delfeil de Ton, Stéphane Charbonnier era una persona molto in gamba ma “un testardo che ha portato alla morte la sua redazione”.
L’anziano fondatore di Charlie Hebdo, sempre riferendosi a Charb, dice che non c’era bisogno “di questa escalation a tutti i costi”.
Delfeil de Ton faceva parte ancora della redazione del giornale e ricorda quando, in seguito all’uscita della pubblicazione del numero che fece tanto discutere chiamato “Charia Habdo” con la caricatura di Maometto in prima pagina, a novembre del 2011 con una molotov fu incendiata la sede del giornale.
Delfeil de Ton rivela che Georges Wolinski, il più celebre vignettista di Charlie Hebdo, non era per nulla d’accordo con la piega che stava prendendo il giornale e riteneva che la caricatura in prima pagina di Maometto fosse una grossa sciocchezza.
Georges Wolinski, infatti, rilasciò delle dichiarazioni molto dure su quel numero di Charlie Hebdo che provocò l’ira dei musulmani e l’incendio della sede del giornale francese.
Il noto vignettista, una delle vittime dell’attentato del 7 gennaio scorso, dichiarò che: “Credo che siamo degli incoscienti e degli imbecilli, che corriamo un rischio inutile. Tutto qui. Insomma per anni, decine di anni, ci si crede invulnerabili e poi un giorno la provocazione si ritorce contro di noi”.
Delfeil de Ton, ricorda i momenti terribili subito dopo l’incendio del 2011 e sperava che non ci fossero altri numeri di Charlie Hebdo con la caricatura di Maometto.
Ma nel settembre 2012 una nuova copertina del noto giornale satirico francese fu dedicata al simbolo della religione musulmana.
La dura intervista di Delfeil de Ton è stata pubblicata su numerose testate giornalistiche francesi ed ha fatto molto discutere.
Richard Malka, legale di Charlie Hebdo, ha subito replicato alle parole di Delfeil de Ton lamentandosi che forse le dichiarazioni era meglio che fossero state rilasciate qualche giorno più tardi non in contemporanea con i funerali degli 11 giornalisti uccisi dal sanguinoso attentato del 7 gennaio scorso.
Richard Malka ricorda che nel 2011 Delfeil de Ton era accanto al direttore Stéphane Charbonnier , nella riunione che ci fu dopo l’incendio dei locali di Charlie Hebdo “Segno”, secondo l’avvocato, “che non si era affatto dissociato dalla linea del giornale”.