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Sondaggi Ipsos, calo del Pd e FI, su Lega Nord

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Le ultime rilevazioni dell’Ipsos su come voterebbero oggi l’italiani non sono molto incoraggianti per il Partito Democratico  e per Forza Italia.

Il Pd, rispetto alle elezioni europee che si sono svolte nelle primavera scorsa, perderebbe quasi il 7% dei consensi passando dallo storico risultato del 41%  all’attuale 34,8%.

Il partito del presidente del consiglio è in netto calo nei sondaggi ed ha perso in pochi mesi il 7% dei consensi.

Il calo dei Dem probabilmente dipende dall’idea, che hanno gli italiani, che la politica del governo sia poco incisiva.

La sfiducia verso il Pd è causata anche dalle continue liti interne che danno l’impressione che il partito molto presto si debba dividere in due, con la minoranza del Pd molto critica con l’esecutivo del segretario del partito.


Altro partito che è in calo nei sondaggi è Forza Italia tanto che, se si andasse a votare prossimamente, secondo l’Ipsos non supererebbe il 14,8% dei voti.

Una grossa debacle per il partito di Silvio Berlusconi dovuta alle lacerazioni interne nel movimento che vedono un Raffaele Fitto sempre più distante dalla linea politica dell’ex cavaliere.

L’ex governatore della Puglia vorrebbe che Forza Italia fosse una vera forza d’opposizione e che il famoso Patto del Nazareno per la riforma elettorale tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi venga subito cancellato.

Il Movimento Cinque Stelle si conferma la seconda forza politica del paese con oltre il 20% dei consensi.

I grillini rimangono stabili rispetto alle ultime europee anche se, in questi ultimi mesi, alcuni suoi esponenti hanno deciso di lasciare il partito.

Sale decisamente nei sondaggi la Lega Nord di Matteo Salvini che supera il 12% e si avvicina sempre più a Forza Italia.

Matteo Salvini punta ad essere il nuovo leader del centrodestra ed i numeri dei sondaggi stanno sempre più premiando il suo partito.

Il Nuovo Centro Destra di Alfano si attesterebbe introno al 5%.

Sinistra Ecologia e Libertà e Fratelli d’Italia supererebbero di poco il 3%.

Il primo partito in Italia sarebbe ancora una volta quello dell’astensione con quasi il 36% degli elettori che non andrebbero a votare.