Ieri è avvenuto un duro scambio di tweet tra il premier Matteo Renzi e il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Matteo Renzi sul tanto discusso Italicum ha postato ieri il seguente tweet: “Con Italicum preferenze e singoli candidati di collegio. Spariscono le liste bloccate. Ballottaggio è garanzia anti inciucio #lavoltabuona”.
La risposta è subito arrivata da Giorgia Meloni che ha scritto: : “@matteorenzi con i capilista bloccati 2/3 dei deputati saranno ancora nominati dai partiti. Lo sai benissimo, ogni tanto racconta la verità”.
Matteo Renzi ha subito risposto alla provocazione della Meloni con un nuovo tweet: “@GiorgiaMeloni nostra legge si basa su preferenze e candidati di collegio. Cancella le liste bloccate che avevate votato voi, ricordi?”
La giovane rappresentate di Fratelli d’Italia non si è arresa ed ha prontamente risposto: “@matteorenzi mai votato liste bloccate, io. Tu si: la tua proposta fa nominare dai partiti il 70% dei deputati. Il resto sono chiacchiere”.
Il premier ha chiuso la conversazione con la Meloni via twetter con il seguente post: “@GiorgiaMeloni mai votato liste bloccate, io. Mai eletto in liste bloccate, io. Conversione tardiva la tua, ma apprezzata. Ciao Giorgia!”
Per Matteo Renzi l’approvazione della riforma elettorale sta diventando una corsa ad ostacoli.
Ieri il premier e segretario del Partito Democratico ha tenuto una riunione con senatori dem per sondare le intenzioni di voto sull’Italicum, la nuova riforma elettorale.
All’inizio della riunione erano presenti 102 senatori ma quando il segretario ha chiesto di votare la sua relazione sono stati 30 i parlamentari dem che hanno abbandonato la sala dove era riuniti.
L’abbandono della riunione dei 30 senatori ha, di fatto, sancito la spaccatura all’interno del Pd sul voto dell’Italicum.
La relazione del segretario del Pd, in seguito, ha ricevuto il parere favorevole di 71 senatori rimasti mentre uno si è astenuto dal voto.
Una vistosa crepa si è aperta nel partito democratico alla vigilia di importanti appuntamenti, il voto della riforma elettorale ed anche l’elezione del presidente della repubblica.
Il ministro delle riforme,Maria Elena Boschi, ha così commentato l’abbandono dell’aula di 30 senatori:“Penso che sia legittimo dare battaglia in base alle proprie convinzioni, anche io l’ho fatto quando ero in minoranza”.
Maria Elena Boschi ha anche detto che “Ora l’assemblea del gruppo a maggioranza si è espressa a favore dell’Italicum e io spero che in aula la minoranza si adegui. I numeri ci sono, andiamo tranquilli in aula. L’importante ora è avere rapidamente, dopo 8 anni di attesa una buona legge elettorale“.
Matteo Renzi aveva incontrato, sempre nella mattinata di ieri per circa un’ora, Silvio Berlusconi per cercare di rafforzare il patto del Nazareno.
L’ex cavaliere aveva nuovamente confermato al premier che gli esponenti di Forza Italia manterranno fede al patto siglato e che voteranno a favore dell’Italicum.
Ma, all’interno di Forza Italia, il malumore nei confronti della decisione di Silvio Berlusconi di mantenere fede ai patti con il premier Renzi è molto forte.
Ieri sera si sono incontrati Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi e l’incontro, secondo alcune persone presenti, è stato molto animato.