Michele Ferrero, è deceduto l’uomo che dai dolci ha costruito un impero
Addio a Michele Ferrero l’uomo capace di costruire dal nulla un impero.
E’ morto a 89 anni uno dei più noti imprenditori italiani del mondo che ha costruito tutte le sue fortune da solo senza alcun tipo d’aiuto.
La famiglia Ferrero ha iniziato la sua attività con l’apertura di una piccola azienda ad Alba, in Piemonte.
Michele Ferrero è stato l’ideatore di dolciumi che sono stati esportanti e diventati famosi in tutto il mondo come la Nutella, i Tic Tac, i Ferrero Rocher, i Kinder sorpresa e molti altri.
La Ferrero fu fondata nel 1946 da Pietro Ferrero padre di Michele e, in quasi settant’anni di storia, è diventata un colosso nella creazione e confezioni di dolciumi con oltre 34 mila dipendenti e 20 industrie sparese in diversi paesi del mondo.
Michele Ferrero non amava la popolarità ed ha sempre cercato di evitare le apparizioni in pubblico.
Uomo schivo ma grandissimo lavoratore ha vissuto la sua vita per l’azienda e per la sua famiglia.
Michele Ferrero è morto a Montecarlo dopo aver lottato a lungo contro una grave malattia.
Il noto imprenditore piemontese è stato, fino al suo ultimo istante di vita, circondato dagli affetti più cari: dalla inseparabile moglie Maria Franca e dal figlio Giovanni amministratore delegato del gruppo Ferrero.
Il patrimonio di Michele Ferrero è inestimabile e nel 2014 è risultato essere l’imprenditore più ricco d’Italia.
La camera ardente è stata allestita come da volere di Michele Ferrero nella sede principale della sua azienda ad Alba.
I funerali dell’imprenditore piemontese si terranno sempre ad Alba la sua città natale.
Molti sono stati i messaggi di cordoglio che sono arrivati sia dai politici che dalla gente comune.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha così commentato la scomparsa di Michele Ferrero: “Ho appreso con commozione la notizia della scomparsa di Michele Ferrero, imprenditore di razza, conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero. Ferrero è stato per lunghissimi anni un protagonista dell’industria italiana, riuscendo a essere sempre al passo con i tempi grazie a prodotti innovativi e al suo lavoro tenace e riservato. L’Italia lo ricorda con riconoscenza, anche per l’opera di sostegno e promozione della cultura”.