Oggi è il giorno di Raffaele Fitto.
L’ex governatore della Puglia alle ore 16,00 parlerà al teatro “Massimo” di Roma alla presenza dei suoi fedelissimi.
Quella di oggi è la prima tappa dei “ricostruttori” del partito degli azzurri che vedrà Raffaele Fitto in giro per l’Italia per illustrare ai suoi simpatizzanti come vorrebbe che fosse la nuova Forza Italia.
Ieri, il più suffragato degli europarlamentari di Forza Italia, ha rilasciato una lunga intervista alla rete televisiva La7 nella quale ha parlato della situazione attuale di Forza Italia.
Raffaele Fitto ai microfoni de La7 ha detto che il partito di Forza Italia non ha un’identità politica ed ora sta passando da “Forza Renzi” a Forza Salvini”.
Fitto dichiara che prima il suo partito era schierato in sostegno del patto del Nazareno, siglato da Berlusconi e da Renzi.
In seguito all’elezione del Presidente della Repubblica avvenuta senza ascoltare il parere di Forza Italia, gli azzurri hanno rotto l’accordo con Renzi ed ora si sono schierati con Matteo Salvini, leader della Lega Nord.
Raffaele Fitto dice che Forza Italia deve avere una propria identità e una propria linea politica ed, inoltre, che le nomine nel direttivo del partito devono avvenire collegialmente.
L’ex governatore della Puglia sostiene che il nuovo leader del centrodestra debba essere nominato con le primarie.
Ieri in Forza Italia dopo la guerra è stata siglata la pace tra i due capigruppo del parlamento del partito.
Renato Brunetta, capogruppo al Senato e Paolo Romani capogruppo alla Camera, per dimostrare che tra i due è tornata l’armonia, hanno redatto un comunicato stampa congiunto nel quale hanno dichiarato di seguire la linea di partito Silvio Berlusconi.
Brunetta e Romani hanno anche duramente attaccato Fitto dichiarando che: “Sbaglia, piuttosto, chi si sfila da questo dibattito aperto. In un momento particolarmente complesso per la vita politica e istituzionale del nostro Paese, e dopo la rottura da parte di Renzi e del Partito democratico di un Patto, quello del Nazareno, che nell’ultimo anno aveva garantito un rapporto di reciproco riconoscimento tra governo e opposizione e un percorso comune di riforme, è normale e legittimo che in un partito come Forza Italia ci possano e ci debbano essere dibattito e dialettica interna. Ma l’obiettivo deve essere solo l’unità, nulla di più”.