Italia & Dintorni

Jobs Act, Serracchiani contro la Boldrini testo condiviso dal Pd

Dure le repliche da parte di alcuni esponenti del Partito Democratico alle parole di Laura Boldrini presidente della Camera che, subito dopo l’attuazione del Consiglio dei ministri dei Ministri del Jobs Act, ha dichiarato di non essere d’accordo che in Italia ci sia un unico uomo al comando.

La governatrice del Friuli Venezia Giulia e vice segretario del Partito Democratico, Debora Serracchiani, ha duramente criticato le parole pronunciate dal Presidente della Camera, Laura Boldrini.

La Serracchiani ha affermato che: “Il Jobs Act è stato condiviso anche con la minoranza del Pd. Le critiche della Boldrini sono un eccesso”.

Il vicesegretario del Pd ha anche detto che:  “Mi è dispiaciuto che la terza carica dello Stato prenda una posizione così di fronte alle riforme del governo. Un eccesso rispetto alla sua posizione di garanzia”.

Debora Serracchiani ha inoltre dichiarato che dietro le decisioni di Matteo Renzi c’è un partito che esprime il proprio parere e che ha al suo seguito milioni di italiani.

Sulla faccenda è intervenuto anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio che ha detto che con i provvedimenti sul lavoro approvati nell’ultimo consiglio dei Ministri si potrà finalmente dare una svolta la mondo del lavoro in Italia.


Delrio sostiene che per la prima volta dopo tanti anni i dati delle persone occupate in Italia potranno finalmente aumentare.

Anche il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ha rilasciato un duro commento sulle dichiarazioni della terza carica dello stato: “La presidente della Camera Boldrini ha espresso una valutazione che le deriva dal suo ruolo istituzionale. Capisco che lei rappresenta la Camera  però siamo stati ampiamente dentro la norma, che prevede che si ascoltino i pareri ma che poi il governo si prenda la propria responsabilità”.

Sulle affermazioni del Presidente della Camera è intervenuto anche il premier Matteo Renzi durante la trasmissione televisiva’In mezz’ora’ dichiarando che : “La Boldrini è il presidente della Camera e l’arbitro del gioco parlamentare e la lascio fuori da questi discorsi come è giusto che sia. E’ un problema suo, non nostro. Noi stiamo mandando avanti il programma di governo su quale abbiamo chiesto la fiducia”.