M5S, Grillo e Casaleggio da Mattarella per parlare delle urgenze dell’Italia

Un incontro storico avverrà nella giornata di oggi tra una delegazione del movimento 5 stelle e il nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La delegazione del movimento cinque stelle che incontrerà il Presidente della Repubblica sarà formata dai due leader e fondatori del partito, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio e da una ragazza di soli diciott’anni che è risultata essere la più giovane iscritta del M5S.

Beppe Grillo, con un post su Twitter, ha reso noto quali saranno gli argomenti che la delegazione del movimento discuterà con il presidente della Repubblica.


Il comico genovese ha dichiarato che l’incontro con il Presidente della Repubblica avverrà “per esporgli le necessità più urgenti per il Paese e per chiedergli, per quanto nelle sue possibilità, di intervenire”.

Il leader politico ha anche reso noto di essere grato al presidente per aver accettato di incontrarsi con la delegazione del movimento 5 stelle.


La richiesta di un incontro con il Presidente della Repubblica era stata fatta dallo stesso Grillo a Sergio Mattarella nella lettera di auguri che il comico genovese aveva inviato al neo Capo dello Stato per la sua elezione.

Della ristretta delegazione del movimento cinque stelle che incontrerà il Presidente della Repubblica non farà parte, come era stato annunciato in un primo momento, Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e membro del direttivo del partito.

I dirigenti del Movimento Cinque Stelle hanno deciso di incontrare Sergio Mattarella per sottoporgli alcune delle loro proposte storiche, uno fra tutti il reddito di cittadinanza.

Molti sono stati i commenti sul blog di Beppe Grillo sull’incontro che oggi il leader del movimento cinque stelle avrà con il nuovo presidente della Repubblica.

Un sostenitore del movimento cinque stelle ha suggerito a Beppe Grillo di  “Ricordare a Mattarella che questo parlamento è stato eletto in modo anti-costituzionale, attraverso la legge elettorale relativa e dunque non ha senso di esistere. Ricordagli che il popolo non ha più voce in capitolo e spazio e nemmeno gli eletti, seppur in modo anti-costituzionale, per rappresentarlo e che si decide tutto attraverso decreti e posta di fiducia, anche esso anti-costituzionale”.

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Lorenzo Costantino