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Roma Sapienza salme nei corridoi, Rettore chiude obitorio

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Ancora una volta, al centro dell’attenzione mediatica in Italia, è finito un caso di malasanità.

Una delle notizie più lette di stamane è la chiusura dell’Istituto di medicina legale della Sapienza a Roma.

E’ stato il rettore a disporre la chiusura dell’istituto.

Le cause che hanno determinato la clamorosa decisione del rettore sono le condizioni igieniche riscontrate dai Nas nei locali che ospitano L’Istituto di medicinale legale.

I Nas recentemente hanno effettuato un sopraluogo nell’istituto e sono rimasti sconcertati da quanto hanno visto.

Il rapporto dei Mas è sconvolgente, nell’Istituto di medicina legale della Sapienza di Roma ci sono corpi di persone morte da venticinque anni.

Le salme di queste persone erano ancora  nell’Istituto di medicina legale della famosa università di Roma perché nessun parente era andato a riconoscerle e, dunque, non avevano ricevuto degna sepoltura.

I Nas di Roma hanno riscontrato che alcune salme erano adagiate nei corridoi dell’Obitorio dell’Istituto di medicina legale di Roma.


In seguito alla chiusura disposta dal Rettore dell’Istituto le numerose salme presenti nell’obitorio dell’Istituto di Medicina legale della Sapienza sono state momentaneamente trasportate presso l’Ospedale Gemelli di Roma.

Lo scandalo delle salme da più di 20 anni parcheggiate nell’obitorio dell’Istituto Sapienza di Roma ha scosso l’opinione pubblica romana e l’intera nazione.

I medici dell’istituto hanno reso noto con il seguente comunicato la chiusura dell’obitorio della Sapienza: “I Nas hanno riscontrato problematiche strutturali e igienico-sanitarie e molto da rimettere a norma: ma è così ormai da anni. Si figuri che abbiamo sale piene di salme che nessuno reclama: stanno lì anche da 30 anni. È un tale caos che spesso i corpi vengono lasciati nei corridoi”.