Una notizia inattesa ma lieta arriva dal Gambia, paese dell’Africa Occidentale, dove uno dei due pescatori italiani che era stato arrestato è stato finalmente liberato.
I due italiani erano stati fermati dalla polizia locale perché pescavano con reti che avevano maglie troppo piccole rispetto a quelle previste per la pesca dalla legge del Gambia.
Secondo le autorità del Gambia le reti utilizzate dai pescatori italiani erano inferiori ai 2 millimetri e quindi pescavano pesci di dimensioni molto piccoli o appena nati mettendo a rischio l’ecosistema marino delle acque che bagnano il paese africano.
L’imbarcazione dei due pescatori era stata fermata tre settimane fa , i due pescatori italiani arrestati e il peschereccio era stato sequestrato dalle autorità gambiani.
Il Gambia è una piccola nazione africana che si affaccia sull’Oceano Atlantico ed ha una popolazione di quasi 2 milioni di abitanti.
Ad essere stato liberato ieri è stato Liberati Massimo come da comunicato delle stesse autorità gambiane che hanno anche riferito che l’altro pescatore sarà liberato solo quando l’armatore salderà la multa inflitta al peschereccio per l’utilizzo di reti con maglie più piccole del consentito.
Il pescatore italiano che è ancora rinchiuso in un carcere del Gambia è il capitano Sandro De Simone che, per essere rilasciato, dovrà attendere il pagamento della multa da parte dell’armatore.
I pescatori italiani erano a bordo di un peschereccio di 45 metri quando all’improvviso sono stati accerchiati dalle forze dell’ordine gambiane che li hanno arrestati.
I due italiani sono stati subito trasferiti in un carcere dove non sono rispettate le minime norme igieniche non essendoci né acqua e nè servizi igienici.
I due pescatori sono originari di San Benedetto del Tronto e la notizia della liberazione di uno dei due pescatori è stata accolta con molta soddisfazione dai familiari e anche dalle autorità locali che ora sperano che al più presto possa essere liberato anche l’altro italiano ancora rinchiuso in un carcere nel Gambia.