Una serie di iniziative per cercare di frenare la corruzione dilagante sono state intraprese dal titolare del dicastero del ministero dell’economia Pier Paolo Padoan e da Raffaele Cantone presidente dell’Autorità anticorruzione.
Le iniziative riguardano le società pubbliche che non sono quotate in borsa e dovranno essere assunte dai massimi dirigenti aziendali in tempi brevissimi.
Un tentativo quello fatto da Pier Paolo Padoan e da Raffaele Cantone per cercare di arginare la corruzione che sta diventando sempre più una piaga per l’intera economia italiana.
Il decalogo anticorruzione è stato compilato dallo staff del ministro dell’economia Pier Carlo Padoan e da Raffaele Cantone ed è formato da 12 pagine nelle quali vi sono una serie di indirizzi che i dirigenti delle aziende pubbliche dovranno adottare.
Le nuove regole prevedono l’affidamento degli incarichi non sempre agli stessi professionisti ma a rotazione e garanzie per il dipendente pubblico che rivela un tentativo di corruzione in atto.
Saranno previsti anche corsi anti-corruzione per dipendenti pubblici ed, inoltre, dovrà essere adottato da tutte le aziende un codice di comportamento a cui tutti i lavoratori dovranno attenersi.
Ogni azienda dovrà nominare un responsabile dell’anti corruzione.
Le regole imposte dal ministro dell’economia e dal presidente dell’autorità anticorruzione riguarderanno aziende del livello, di Enel, Anas, Rai, Poste e Ferrovie.
La presentazione delle linee giuda avverrà nella giornata di domani alla presenza dei due autori del decalogo anticorruzione Raffaele Cantone e Pier Paolo Padoan e del ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia.