Un’avventura da dimenticare al più presto quella che è capitata a Gianni Padovani, consigliere comunale del Partito Socialista del capoluogo abruzzese de l’Aquila.
Il noto esponente politico, di 39 anni consigliere comunale del comune abruzzese aveva deciso, anche se la sua patente era stata sospesa dalle forze dell’ordine, comunque di prendere l’auto e di farsi un giro nelle vicinanze de l’Aquila.
Gianni Padovani, però, non è stato molto attento e con la sua auto ha tamponato una macchina dei carabinieri.
L’esponente politico in grosso disagio con le forze dell’ordine per aver causato un incidente e soprattutto per non essere in possesso di regolare patente perché sospesa, ha dichiarato di essere il fratello gemello e, dunque, dando delle false generalità.
La polizia stradale che è arrivata in pochi minuti sul luogo dell’incidente per i rilievi di rito ha scoperto subito le vere generalità del conducente dell’auto che aveva causato il tamponamento.
Il consigliere oltre ad essere sanzionato è stato anche denunciato alle autorità competenti per false generalità.
La notizia è stata diffusa dal giornale abruzzese “Il centro”.
L’increscioso evento è avvenuto nel pomeriggio del 23 marzo all’uscita del casello autostradale de l’Aquila dove la macchina del consigliere comunale nonché dirigente nazionale del partito socialista ha tamponato una macchina dei carabinieri.
L’uomo, forse in preda al panico, ha detto ai carabinieri di essere Agostino Padovani fratello gemello del consigliere comunale Gianni.
All’arrivo della polizia stradale il consigliere comunale, che sembrava essere molto agitato, ha dichiarato di aver lasciato la sua carta d’identità nella propria abitazione.
La polizia stradale in pochi minuti, sentendosi con la centrale operativa, ha scoperto quale fosse la reale identità del conducente dell’auto che aveva tamponato il veicolo dei carabinieri.