Unesco, pizza napoletana candidata ad essere Patrimonio dell’Umanità

La pizza è un alimento che non può non piacere, c’è chi la preferisce basica, chi condita in tanti modi diversi, chi bassa e croccante, chi alta “alla napoletana”ma in ogni modo piace veramente a tutti.

E’ un pasto completo tanto che è previsto anche nel menù delle mense scolastiche.

E che questo pasto sia non solo buoni ma addirittura strepitoso  ne è convinto anche l’Unesco se ha deciso di candidarla per farla rientrare nel patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Dunque, con molta probabilità la pizza portata dall’”Associazione Arte dei pizzaioli napoletani” farà parte del Patrimonio dell’Unesco insieme alla Dieta Mediterranea, all’Opera dei Pupi, al Canto a tenore, alla Vite ad alberello di Pantelleria, all’Arte del violino di Cremona, alle Macchine votive a spalla.


E’ evidente che se la pizza riuscisse ad entrare a far parte del patrimonio dell’Unesco per la nostra nazione sarebbe motivo di grandissimo orgoglio.

L’Unesco, dal suo canto dimostra di “dare importanza a una tradizione sostenibile, attenta alla naturalità, che parla di materie prime povere e d’ingegnosità umana, di genialità di donne e uomini che volevano trovare modi gustosi e sostanziosi per nutrire le proprie famiglie e la propria comunità”.

La notizia che la pizza parteciperà a candidarsi per far parte ed essere riconosciuta come patrimonio dell’Unesco è stata accolta da più parti in modo più che positivo tanto che anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha voluto esprimere il proprio parere favorevole dichiarando: “La decisione della Commissione Nazionale Unesco ci riempie di gioia, soprattutto perché arriva a pochi giorni dall’inaugurazione dell’Esposizione Universale a Milano dedicata ai temi della nutrizione: rappresenta il modo migliore per riaffermare l’importanza che il patrimonio culturale agroalimentare ha per l’Italia”.

Published by
Lorenzo Costantino