Flavio Tosi non ci sta e attacca il presidente della commissione antimafia, Rosy Bindi, rea di aver chiesto l’accesso agli atti del comune di Verona.
Il primo cittadino della città veneta, nonché candidato alla regione contro il suo ex collega di partito Luca Zaia, dichiara che al comune di Verona non esistono mafiosi.
Flavio Tosi, ad un giornalista del Corriere della Sera, definisce la richiesta di Rosy Bindi: “… una cosa incredibile. Ridicola. Anzi, una cosa da cialtroni”.
La richiesta della commissione antimafia è partita subito dopo la visita di Rosy Bindi della scorsa settimana al comune di Verona.
Il deputato del Partito Democratico oltre ad essere un esponente di spicco della minoranza Dem è anche presidente della commissione antimafia.
Luca Tosi dichiara che nessun dipendente del comune di Verona ha una procedura in corso per reati che possano interessare la commissione antimafia.
Luca Tosi rende noto inoltre che “Io penso che una commissione Antimafia sia una cosa seria. Ma se il suo presidente suggerisce qualcosa che non ha presupposti poco prima delle elezioni, che cosa posso pensare? Che stia facendo campagna elettorale”.
Il sindaco di Verona ritiene che la richiesta di accesso agli atti della commissione antimafia sia un modo per cercare di rendere ancora più rovente di quanto già lo è il clima politico in Veneto, dopo la sua fuoriuscita dalla Lega e la discesa in campo come candidato governatore del Veneto contro Luca Zaia.
Flavio Tosi, nel corso dell’intervista al Corriere della Sera, ha anche detto che: “Una cialtronata di questo genere Rosy Bindi può andare a farla in qualche altra città: se vuole farsi campagna elettorale usando la sua ridicola commissione antimafia la faccia altrove. Ridicola, perché ha fatto una richiesta assolutamente immotivata, che venne già avanzata quando Report fece quella trasmissione per infangare la città e la prefettura, sentendo la procura antimafia, respinse la richiesta di fare la commissione d’accesso. Ieri era l’ultimo giorno di lavoro del prefetto di Verona, che da oggi è in pensione. Questa buffa commissione è andata a confrontarsi col prefetto nel suo ultimo giorno di lavoro, il massimo del ridicolo”.