C’è sempre una parte buna che si contrappone ad una cattiva.
E’ la vita che va così, è il mondo che va così.
Questa volta a darne l’esempio sono stati gli avvenimenti di Milano.
Tutto pronto per l’Expo, grande festa , grande orgoglio italiano di esserci riusciti e di esserci riusciti nei tempi previsti.
Contro tante previsioni negative, contro tanti disfattisti.
Ma alla fine non è andata esattamente tutto all’insegna della festa, come, tra l’altro, ce lo si poteva e ce lo si doveva anche aspettare.
E così, se da una parte c’è stata la festa di inaugurazione dall’altra parte di Milano c’è stata la devastazione.
Ma la parte brutta, quella della devastazione , per fortuna, è durata poco.
Infatti, dopo poche ore, Milano si è rimessa in piedi e ha reagito.
E’ partito, così, un corteo, una manifestazione che ha coinvolto tantissimi milanesi, la parte buona della città che ha voluto far sentire la propria voce e ha detto “noi non ci stiamo, noi non ci arrendiamo” e così con in mano secchi, vernici e stracci ha ripulito la città.
L’AMSA ha provveduto a garantire i mezzi per pulire la città e i milanesi si sono dati da fare.
Contro i black bloc, con Milano.
Tante le voci che si sono levate dal coro, una fra tutte il grandissimo e bravissimo Roberto Vecchioni che ha voluto dire la sua:
«La violenza non è giustificabile in alcun modo, quello che hanno fatto a Milano è come una coltellata a un innocente».
Il Sindaco Pisapia, fiero della sua città e dei suoi cittadini ha dichiarato:
«Grazie a tutti questa è la festa della Milano che unisce, che reagisce, che dice no a ogni sopruso e violenza … È una piazza bellissima per dire no a chi tenta con la violenza a ognuno di esprimere le proprie idee, Milano con Expo sarà al centro del mondo per sei mesi e noi siamo orgogliosi e vogliamo dire che la città nessuno la deve toccare perché altrimenti si ribella. Stamattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella mi ha telefonato per dire a me, e a voi cittadini, che è entusiasta della risposta che Milano ha dato, il presidente mi ha anche detto che dobbiamo essere orgogliosi e dare l’esempio a tutto il Paese».