Uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’università della Cattolica di Roma ha stabilito che solo pochissime persone di una certa età si rivolgono al medico di fiducia per poter ricevere delle dritte sull’alimentazione.
Lo studio da parte dei ricercatori dell’università romana è stato condotto su 200 persone che avevano un’età di circa 74 anni.
Gli studiosi hanno appurato che su 200 persone solo poco più di 30 si recavano dal medico di fiducia per avere consigli sulla loro dieta alimentare.
La maggior parte degli anziani che hanno partecipato al test non si sono mai preoccupati di andare dal medico per ricevere consigli sugli alimenti da consumare o su quelli sui quali è meglio limitarsi.
Lo studio svolto dai ricercatori dell’università Cattolica di Roma ha anche stabilito che molti anziani consumano cibo scaduto.
Gli studiosi dell’università di Roma hanno verificato che in Italia un anziano su tre consuma alimenti scaduti.
Il professor Francesco Landi, docente dell’università la Cattolica ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sulla ricerca svolta sulle abitudini alimentari degli anziani italiani: “Invecchiando si verifica una perdita di massa e forza muscolari, condizione nota come sarcopenia e associata a un rischio maggiore di eventi avversi (disabilità, riduzione della qualità della vita, perdita dell’autosufficienza, ricovero in lungo degenze o Rsa, mortalità). Allo stesso modo, la mancanza di specifici nutrienti (malnutrizione selettiva) è stata identificata come una possibile causa di deterioramento cognitivo e di demenza”.