Questa volta sembra che per centinaia di migliaia di lavoratori sia la volta buona.
Qualche giorno fa è stato lo stesso ministro dell’Economia Piercarlo Padoan a confermare che nella prossima legge di stabilità saranno inserite le tanto attese modifiche alla legge Fornero.
La legge pensionistica in vigore dal 1 gennaio 2012 ha aumentato drasticamente l’età pensionabile e molti lavoratori si sono trovati, dopo aver maturato il massimo dei contributi, nell’impossibilità di poterci accedere.
Sembra prendere sempre più corpo la possibilità che l’esecutivo decida di rendere molto più flessibile l’età pensionabile.
Il ministro Giuliano Poletti è a lavoro con tutto il suo staff per presentare quanto prima la norma che contenga le modifiche alla legge Fornero che renda la stessa più flessibile.
Sembra sempre più probabile che il governo predisporrà una legge che preveda che tutti i lavori che hanno compiuto il sessantaduesimo anno di età e hanno raggiunto il massimo dei contributi possano finalmente accedere alla pensione.
La deroga all’età pensionabile della riforma Fornero che è in fase di studio da parte dello staff del ministero del lavoro molto probabilmente prevederà delle penalizzazioni economiche per i lavori che accederanno alla pensione prima dell’età pensionabile prevista dall’attuale legge.
Si prevede una decurtazione che possa oscillare dal 10 al 20% sulla pensione maturata da parte di ogni lavoratore che intende lasciare il lavoro in anticipo rispetto a quanto previsto dalla riforma Fornero.
Il governo con la nuova norma che modifica di fatto la legge Fornero intende una volta per tutte porre fine ai problemi relativi a lavoratori appartenenti ad alcune categorie enormemente svantaggiate come gli esodati, i quota 96 del comparto scuola e i precoci.