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Trovare lavoro nella finanza italiana: l’importanza del master

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In un periodo storico caratterizzato, specie nel nostro paese, da una profonda crisi occupazionale, molti di noi sono alla costante ricerca di idee e soluzioni che possano permettere di intraprendere un percorso di studi fruttuoso, in grado di garantire buoni sbocchi professionali, oppure di reinventarsi e tornare sul mercato del lavoro dopo aver perso un impiego o visto fallire la propria azienda.

La parola d’ordine, che può consentire di trovare un proprio spazio all’interno di un mondo del lavoro sempre più competitivo, globalizzato ed esigente è: formazione.
Ma cosa si intende esattamente con questo termine? La parola formazione non indica semplicemente un percorso di studio, ma piuttosto un programma educativo finalizzato a strutturare e solidificare le nozioni acquisite, integrandole con l’esperienza diretta sul campo, così da creare un profilo professionale davvero completo e spendibile in molteplici modi.

L’istruzione scolastica ha ovviamente un peso notevole nella formazione di qualunque figura professionale di un certo livello. Il mondo della finanza e dell’economia attira l’attenzione di un numero sempre crescente di persone, dal momento che si tratta di un settore che, nonostante il periodo di crisi attraversato, continua ad offrire molte possibilità. Senza contare il fatto che esso sembrerebbe effettivamente garantire lauti stipendi. I dati relativi al numero di studenti universitari iscritti nelle facoltà di economia rispecchiano perfettamente questo fenomeno. Già con l’anno accademico 2012/2013, i corsi in ambito economico e finanziario contavano il maggior numero di studenti tra tutti quelli offerti dalle varie facoltà ed atenei italiani: ben 234.847.

Le lauree relative alle classi economiche, come già accennato, sembrerebbero davvero essere un buon investimento. L’organizzazione Almalaurea, che da anni si occupa di eseguire sondaggi e realizzare statistiche che offrano un quadro della situazione formativa e lavorativa dei giovani laureati, ha recentemente pubblicato dei nuovi dati, stando ai quali ben il 90% dei dottori in queste materie trova lavoro entro 5 anni dal conseguimento del titolo, con una retribuzione mensile media di 1.487 euro.

Eppure, sempre più spesso, il raggiungimento del traguardo della laurea triennale o specialistica non è sufficiente ad assicurare l’accesso ad una buona occupazione, magari nel proprio ambito di interesse. L’importanza della formazione torna dunque ad essere evidente: è solo attraverso la specializzazione, l’acquisizione di determinate nozioni e lo sviluppo di capacità ad hoc che diventa possibile sviluppare un profilo professionale di reale valore, in grado di essere apprezzato nel mondo del lavoro.

Va detto, però, che il concetto di formazione è stato interpretato spesso erroneamente negli ultimi decenni, credendo che si trattasse di un argomento relativo solo ai giovani neolaureati in cerca di nuovi orizzonti lavorativi.
In realtà, l’attività di formazione non dovrebbe interessare solamente i più giovani, ma anche tutti quei professionisti ed esperti che possiedono una significativa anzianità di servizio, ma che svolgono attività nelle quali il continuo aggiornamento delle proprie conoscenze e lo sviluppo di nuove capacità possono apportare vantaggi concreti in qualunque fase della carriera, come nel caso dei manager. Mentre la formazione per i giovani è di tipo specialistico e mirata all’acquisizione di competenze settoriali necessarie per lo svolgimento di nuovi mestieri, quella rivolta ai professionisti già affermati nel proprio settore è invece mirata al potenziamento delle loro abilità (skills) non solo tecniche, ma anche comportamentali. Il processo che consente di incrementare il proprio valore e la propria capacità di produrre passa anche per lo sviluppo o il miglioramento di specifiche competenze personali, come il sapersi interfacciare in maniera costruttiva con gli altri, o il riuscire a gestire al meglio gli stati di ansia e di stress, accrescendo la fiducia e la stima in sé stessi.

In seguito all’evoluzione del concetto di formazione, anche le metodologie di insegnamento sono cambiate: le lezioni in aula non sono più impostate frontalmente con il docente in cattedra, ma vengono studiate e strutturate secondo metodi innovativi che consentono ai discenti di porsi su un piano paritario con i docenti. Questa impostazione è finalizzata a fornire ai partecipanti, non solo le nozioni teoriche, ma soprattutto le esperienze vissute direttamente dagli insegnanti. Stando a queste nuove metodologie didattiche, sembra che le esperienze emotive e il dialogo con i docenti siano molto più efficaci delle tradizionali lezioni teoriche. Dall’esigenza di garantire una formazione tecnica del genere, è emersa l’importanza dei master di formazione, corsi specifici che si possono frequentare dopo il conseguimento della laurea, allo scopo di acquisire le competenze per poter entrare nel mondo del lavoro.
Il master deve essere scelto seguendo alcuni criteri di selezione: il percorso di studio svolto fino ad oggi, il genere di carriera che si desidera intraprendere e l’area specifica di propria competenza.

Il mercato dei master offre, oggi, miriadi di corsi possibili ma, ovviamente, è sempre preferibile scegliere il corso più in linea con il proprio segmento di studi. Per le persone che conseguono una laurea nell’ambito economico, la scelta migliore è sicuramente rappresentata dall’iscrizione ad un master in finanza. Come già accennato, il settore della finanza offre numerose possibilità di impiego, dal momento che le richieste di professionisti in grado di rivestire ruoli di responsabilità all’interno delle imprese sono in continua crescita. Per comprendere al meglio verso quale settore finanziario ci si deve orientare, occorre studiare bene ciò che i master dell’area finanziaria offrono, in termini di insegnamenti didattici ed obiettivi professionali. In quest’ottica, è consigliabile documentarsi sul web, guardando i siti delle diverse scuole che erogano master finanziari. A tale proposito, alcune scuole, offrono ai propri corsisti il servizio di placement, ovvero la possibilità di favorire l’incontro tra gli studenti e le aziende, per incoraggiare l’inserimento dei profili junior all’interno delle realtà imprenditoriali. È dunque importante sapere che, tra i diversi fattori a favore di un master, esiste anche l’aspetto legato al placement. Qui troverete una lista dei master in finanza correlati ad una reale prospettiva di placement.

I master di carattere finanziario hanno l’obiettivo principale di fornire ai partecipanti l’opportunità di accedere al know how specialistico in ambito amministrativo, finanziario e del controllo di gestione. I corsi vertono, infatti, su queste specifiche tematiche e consentono di acquisire una formazione completa, costituita da conoscenze pratiche e strumenti operativi per lo svolgimento del mestiere. Grazie alla presenza di numerose esercitazioni pratiche all’interno del programma di studio, i master rappresentano il mezzo ideale per trasformare le lezioni in aula in vere e proprie esperienze di vita professionale e aziendale.

In conclusione, per integrare e completare in modo eccellente la propria formazione professionale, è consigliabile prendere parte ad un master che fornisca tutti gli strumenti pratici per svolgere al meglio il mestiere nella propria area specifica di competenza.