Il governo è concentrato sul ddl scuola che oggi dovrebbe avere il parere favorevole alla Camera.
Non sono poche le insidie che l’esecutivo Renzi dovrà oggi superare per fare in modo che il disegno di legge sulla riforma della scuola venga approvato.
La nuova riforma della scuola prevede la stabilizzazione di oltre 100 mila precari.
Un altro tema che sta a cuore di molti italiani è la riforma delle pensioni.
L’attuale riforma del sistema pensionistico italiano è entrata in vigore il 1 gennaio del 2012 e da molti è ritenuta molto restrittiva soprattutto per quanto riguarda i limiti d’età.
La maggioranza del mondo politico italiano ritiene che la riforma Fornero vada modificata.
Solo qualche mese fa la Lega nord presentò una proposta di referendum per l’abrogazione della legge Fornero che raccolse più di 500 mila firme, molte di lavoratori al nord e tantissimi dipendenti al Sud.
Allo studio del governo vi è da mesi la possibilità di introdurre delle modifiche alla legge Fornero soprattutto per quanto riguarda l’età pensionabile.
La possibilità di poter far accedere alla pensione un numero più elevato di persone che ha già raggiunto il massimo dei contributi consentirebbe di rimettere in moto il tanto atteso, soprattutto dai giovani, ricambio generazionale.
Una delle modifiche che da tempo è al vaglio del ministro Giuliano Poletti è quella già proposta dal suo predecessore, il prestito pensionistico.
Il prestito pensionistico prevede che il lavoratore che ha raggiunto l’età di 62 anni possa andare in pensione se ha raggiunto il massimo dei contributi però avendo una decurtazione sull’assegno mensile pari dal 10 al 20%.
Una modifica della riforma delle pensioni così formulata potrebbe consentire a categorie come i lavoratori precoci , usuranti e i Quota 96, di accedere con un piccolo sacrificio economico, alla tanto agognata pensione.