Una montagna di plastica ha invaso i canali tipici di Venezia.
Tra bottiglie, contenitori di alimenti ed altro tipo di spazzatura di plastica, i canali di Venezia sono strapieni di rifiuti.
Legambiente Veneto e Ispra Chioggia hanno organizzato una giornata dedicata a Venezia che è stata denominata Don’t Waste Venice.
Sono stati molti i volontari di Legambiente e dell’associazione Ispra Chioggia che hanno percorso i canali di Venezia ed il risultato è stato desolante.
I volontari hanno appurato che in sette chilometri di canali d’acqua a Venezia galleggia di tutto, ma prevalentemente rifiuti di plastica che sono più di 500.
Trai i cinquecento rifiuti contati nei canali, da padrone la fanno le bottigliette di plastica che servono per contenere bibite le quali da sole sono il 25% dei rifiuti che galleggiano nei canali.
Anche i mozziconi di sigarette o gli accendini sono dei rifiuti che spesso si trovano ei canali veneziani e rappresentano il 9% della spazzatura presente.
La rivelazione effettuata dai volontari della Legambiente sono stati resi noti in concomitanza con l’arrivo in città della Goletta Verde.
Luigi Lazzaro , presidente del Veneto di Legambiente, una delle associazioni che più si batte contro qualsiasi tipo di inquinamento, ha così commentato i dati allarmanti sulla presenza di plastica nei canali di Venezia:
“Il marine litter è un problema troppo spesso sottovalutato per una città come Venezia il cui rapporto con l’acqua è emblematico e dove la grande affluenza turistica e le difficoltà logistiche di fronte alle quali si trovano la municipalità e i cittadini nel gestire i rifiuti urbani rende tutto più complesso”.
La campagna “Don’t Waste Venice” ha avuto come obbiettivo rendere nota la situazione in cui versano i canali veneziani e in particolar modo la Serenissima.