Un secondo in più è scattato il 30 giugno in tutto il mondo quando erano le due del primo luglio in Italia.
Sono 350 gli orologi atomici che in tutto il mondo hanno fatto scattare il secondo in più.
Questo inconsueto evento è avvenuto 25 volte ed avviene dal lontano 30 giugno 1972 ma sono in pochi a conoscerlo nonostante la notizia sia davvero curiosa e interessante.
Cerchiamo di spiegarlo meglio.
Tra ieri notte e stamattina, 1 luglio, si è verificato un evento davvero straordinario.
La terra si è mossa più lentamente del solito a causa dell’attrito degli oceani, delle maree e delle atmosfere e ciò ha causato un allungamento di un secondo del giorno di oggi, 1 luglio.
Il secondo in più è stato creato perché in natura non esiste e poichè gli orologi atomici sono assolutamente precisi è stato necessario fermarli per sincronizzarli con il movimento della Terra che, più lento, ha avuto bisogno di un secondo in più.
E’ evidente che nessuno se n’è accorto e nessuno se ne accorgerà.
E questo è possibile perché quando sono state, ieri notte le 23,59 minuti e 59 secondi c’è stato un secondo in più, nulla di naturale, che non è mai esistito in natura e mai esisterà.
Dopo questo evento così particolare, tutto si è ristabilito nei tempi soliti, sono scattate le 00.00 ed è cominciato il nuovo giorno, il 1 luglio che niente ha e niente avrà di diverso dai giorni precedenti o di quelli a seguire.
Questo è stato possibile per il Tempo coordinato universale (Utc) che dipende dal tempo di Greenwich.
E’ stato così possibile creare un “secondo artificiale”, che viene definito “secondo intercalare”, che vi è stato alle 2,00 del mattino di oggi; il ”secondo intercalare”, per la prima volta e’ stato creato il 30 giugno del 1972, quando in Italia era , però, già il primo luglio.
Dal 1972 ad oggi il secondo intercalare si è verificato 25 volte, l’ultima tre anni fa, nel 2012.
Questa spiegazione è stata fornita da Patrizia Tavella, responsabile del gruppo dell’Istituto Nazionale di Ricerca in Metrologia (Inrim).
Il presidente dell’Inrim, Massimo Inguscio, ha spiegato perché è stato necessario effettuare questa sincronizzazione.
Che il tempo sia assolutamente preciso è fondamentale per
”applicazioni in settori come finanza, telecomunicazioni e trasporti. Per questo è Fondamentale un segnale accurato e sicuro … l’Inrim sta investendo significativamente in questo settore, anche in sinergia con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), data l’importanza delle misure precise in ambito spaziale, potenziando le proprie infrastrutture nei laboratori, nella rete nazionale di distribuzione dei segnali di riferimento e nella partecipazione al timing del sistema europeo di navigazione satellitare Galileo”.