Il tema sugli immigrati è uno dei più caldi degli ultimi mesi.
Sull’argomento si sono formate due correnti di pensiero, c’è chi, soprattutto a sinistra, ritiene che l’Italia debba accogliere gli immigrati con l’aiuto però dell’Unione Europea; il centrodestra, in particolare la Lega, è contraria all’ingresso incontrollato di immigrati tra i quali vi potrebbero essere anche delinquenti o, addirittura, infiltrati dell’Isis.
Il sindaco di una città ligure è diventato famoso per un’ordinanza che sta facendo molto discutere.
Enzo Canepa ha deciso di consentire l’ingresso nella città di Alassio solo ai profughi che non hanno problemi di salute.
Per i profughi che, invece, non presentano un idoneo certificato medico che certifichi di non essere malati di patologie infettive che possono essere contagiose, le porte della città saranno chiuse.
L’ordinanza emessa dal sindaco di Alassio ha fatto molto scalpore perché è stata presa subito dopo la decisione di non accogliere più profughi da parte del presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni.
Il primo cittadino di Alassio ha deciso di firmare l’ordinanza dopo che qualche giorno fa ha impedito l’ingresso in città ad 8 migrati che erano sprovvisti di certificato medico e, per questo, non si conosceva il loro effettivo stato di salute.
Enzo Canepa è a capo di una coalizione di centrodestra e l’ordinanza che è stata firmata è stata chiamata “Tutela sanitaria”.
La decisione è stata presa perché, dal mese di giugno scorso, sono stati molti i profughi entrati nella città ligure provenienti da paesi in cui è altissima la presenza di malattie infettive come la scabbia, la tubercolosi, l’ebola e l’Aids.
Il sindaco di Alassio, Enzo Canepa ha così giustificato il provvedimento:
“Questa disposizione, che serve a tutelare la sicurezza e la salute dei nostri cittadini e dei nostri turisti , è divenuta necessaria come risposta alla situazione di emergenza e all’invasione incontrollata del territorio nazionale avvenuta negli ultimi mesi”.