Che ci sia una forte volontà da parte del governo di dare una svolta alla sua politica sembra scontato.

Lo stesso Matteo Renzi ha annunciato una serie di nuove iniziative che il governo ha intenzione di intraprendere nei prossimi anni, una delle quali prevista già per il 2016, è quella di apportare modifiche alla riforma pensionistica attualmente in vigore.

Una riforma pensionistica, quella della Fornero, ritenuta da molti lavoratori iniqua e molto rigida soprattutto in uscita.

Priorità del governo è quella di dare un nuovo impulso al mondo del lavoro dando la possibilità ai lavoratori inoccupati di aver maggiori chance.

Nuove chance che si potrebbero creare con il ricambio generazionale che una maggiore flessibilità nella riforma delle pensioni determinerebbe.

Ricambio generazionale che permetterebbe ai lavoratori che da tempo hanno raggiunto il massimo dei contributi di accedere alla pensione e alle persone inoccupate di poter avere un numero più elevato di offerte lavorative.

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha presentato l’8 luglio scorso la sua proposta di modifica alla legge pensionistica attualmente in vigore.

Boeri ha proposto una maggiore flessibilità in uscita a zero costi per le casse dello Stato permettendo ai lavoratori che da anni hanno raggiunto il massimo dei contributi, come la categorie dei lavoratori precoci, di accedere alla pensione però con un assegno mensile minore a quanto realmente maturato.

Secondo gli esperti dell’Inps la decurtazione dell’assegno pensionistico si aggirerebbe dal 7 al 10%.

Boeri ha anche proposto un reddito minimo per gli over 55 anni che si ritrovano inoccupati.

Un’altra proposta che farà molto discutere del Presidente dell’Inps è la proposta di taglio delle pensioni d’oro e delle indennità ai parlamentari.