Una mail inviata dal un gruppo di lavoratori precoci al presidente del Consiglio Matteo Renzi riaccende le discussioni sulla riforma pensioni.
I lavoratori precoci hanno proposto al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di consentire a chi come loro ha già raggiunto i 41 anni di contributi, di accedere alla pensione senza limiti di età e senza penalizzazioni.
Una simile flessibilità in uscita consentirebbe ai lavori precoci di poter finalmente coronare il sogno di poter andare in pensione.
Al governo l’uscita di un numeroso numero di lavoratori determinerebbe, soprattutto nel pubblico, un ricambio generazionale atteso da anni.
Ricambio generazionale che potrebbe dare una boccata d’ossigeno ai tanti inoccupati presenti nel nostro paese.
Intanto Cesare Damiano ieri è stato ospite a Bergamo di un convegno dei sindacati ed ha ribadito la necessità che siano apportate modifiche, soprattutto in uscita, all’attuale riforma delle pensioni.
Damiano da tempo ha proposto come modificare la riforma delle pensioni attualmente in vigore.
Il presidente della commissione lavoro ha proposto la possibilità di accedere alla pensione a tutti i lavoratori e lavoratrici che hanno compiuto il sessantaduesimo anno di età e raggiunto i 35 anni di contributi.
I pensionati che accetterebbero di accedere alla pensione dovrebbero però ricevere una decurtazione massima dell’8% sull’assegno mensile.
Il governo ed in particolare il ministro del lavoro, Poletti, dovrebbe presentare una propria proposta di modifica alla legge pensionistica da rendere esecutiva con la prossima legge di stabilità che entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio del 2016.
Resta in piedi la proposta di Boeri di consentire ai lavoratori over 55 anni di ricevere un reddito minimo garantito nel caso di perdita del lavoro.