Cgil casa, metà del reddito famiglie serve per pagare mutui, affitti e utenze
Cgil casa, metà del reddito famiglie serve per pagare mutui, affitti e utenze
La Cgil ha condotto uno studio su quanto incidono su un reddito medio familiare le spese per gestire una casa.
La ricerca ha portato un risultato molto allarmante per parecchie famiglie italiane: quasi il 50% del reddito è utilizzato per pagare tasse o imposte, l’affitto, la rata per il mutuo, le utenze (energia elettrica, telefono e gas) e la rata condominiale.
Il peso delle spese sulla casa è avvertito molto più da chi vive in una casa di locazione rispetto a chi vive in una casa di proprietà.
Gli esperti della Cgil ritengono che una spesa mensile quasi del 50% solo per gestire una casa supera la soglia critica per la gestione della famiglia stessa.
La Cgil ha constato che sono 3 milioni le famiglie che si trovano in condizioni economiche molto critiche perché ogni mese devono sostenere spese per la gestione di una casa quasi del 50%.
Secondo la Cgil la proposta del premier Renzi di eliminare Tasi e Imu sulla prima casa “produrrebbe risparmi molto variabili per le famiglie, con il paradosso di favorire i possessori di case di maggior pregio e penalizzare gli affittuari”.
La Cgil ritiene che la cosa migliore da fare sarebbe che: “la tassa sulla prima casa è abolita per chi possiede una sola abitazione con rendite catastali al di sotto di una certa soglia mentre resterebbe inalterata per i proprietari di immobili di maggior pregio”.
I ricercatori della Cgil hanno potuto appurare che le spese per la gestione di una casa per chi ha acquistato un appartamento nell’ultimo periodo e ha contratto un mutuo varia da città a città.
A Torino l’incidenza è del 31,53% più bassa rispetto a Napoli dove si arriva al 47,46%.
I proprietari di un unico appartamento recentemente acquistato a Roma, Bari e Palermo si trovano con una spese mensile poco superiore al 40%.
La situazione diventa molto critica per chi vive in affitto con un contratto a canone libero con la spesa media mensile che parte con un minimo del 30% a Genova e con il massimo del 50% a Roma.