Matteo Renzi come aveva promesso sta martellando il governo affinché inizi a dare risposte positive al paese.
Inoltre il sindaco di Firenze e neo segretario del Partito Democratico inizia a dettare le scadenze per le approvazione delle proposte del pd partito maggioritario dell’esecutivo guidato da Enrico Letta.
Dopo la riforma elettorale che dovrà essere approvata da tutte e due i rami del parlamento entro la fine del mese di gennaio, ieri ha presentato la riforma del lavoro che sarà discussa dalla segreteria del Partito Democratico il 16 gennaio prossimo per poi essere esaminata in parlamento ed entrare in vigore entro 8 mesi.
La voglia di cambiare di Renzi nei sondaggi sta premiando il Pd che raggiunge il 33% dei consensi rispetto al 25,4% del mese scorso, ma Forza Italia con Silvio Berlusconi tiene il passo ed in questo inizio dell’anno ha superato il Movimento cinque Stelle ed è attualmente il secondo partito in Italia dopo il Pd con il 22,3% dei consensi.
Perde consensi il Movimento Cinque Stelle che nell’arco di quindici giorni passa dal 25,6% dei consensi al 21,2% complice anche la debacle in Sardegna dove per dissidi interni il Movimento guidato da Beppe Grillo non presenterà la propria lista ed un suo candidato.
Scompare quasi dalla scena politica Scelta Civica che non va oltre a un desolante 2,3% dopo che il mese scorso si era attestata all’8,3% dei consensi.
In calo Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola che si attesta al 2,7% perdendo lo 0,5% dei voti rispetto all’ultima rilevazione del mese scorso.
Ma se come singolo partito il Pd non ha rivali a livello di coalizione il centrosinistra e il centrodestra si ritrovano a lottare ancora a fianco a fianco anche grazie alla notevole performance del movimento del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano che se si andasse a votare in questi giorni si attesterebbe al 7% delle intenzioni di voto raccogliendo quasi la totalità dei voti dei delusi di Scelta Civica.