Dopo cinque mesi il duo Dolce & Gabbana ha deciso di precisare il loro punto di vista su famiglia gay e fecondazione assistita.
Una scelta secondo i maligni dettata anche dalla notevole perdita di fatturato che ha determinato le famose dichiarazioni lasciate 5 mesi fa dai due.
Certo che Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno voluto una volta per tutte chiedere scusa a chi, erano in molti, avevano boicottato la loro nota casa di moda.
Avevano provocato una vera e propria ribellione le parole di Domenico Dolce e di Stefano Gabbana.
Star dai nomi altisonanti come Elton John in primis e poi Madonna, Ricky Martin e per finire la moglie di uno dei più forti ex calciatori del mondo del calcio, Victoria Beckham si erano ribellati alle parole pronunciate dai due fondatori di una delle società di moda più conosciute al mondo sull’adozione da parte di una coppia gay e sulla fecondazione assistita.
Le famose star avevano deciso di boicottare i vestiti della famosa marca di abbigliamento, di cui peraltro per parecchi anni erano stati clienti.
Sui vari social sia Elton John che le altre stelle dello star system avevano scritto a più riprese “basta con i loro vestiti”.
Dopo cinque mesi dalla dura polemica innescata dalle dichiarazioni sia di Domenico Dolce che di Stefano Gabbana i due soci fondatori della famosa azienda di moda tornano a parlare di affidamento di bambini a coppie gay e di fecondazione assistita a Vogue.
Domenico Dolce, in particolare al tabloid Vogue ha recentemente dichiarato che: “Le mie parole erano inadeguate”.
In molti pensano che la retromarcia di Domenico Dolce e Stefano Gabbana sia dovuta alle vendite che negli ultimi mesi sono calate vistosamente tanto da determinare delle perdite negli ultimi tre mesi.
Domenico Dolce ha anche affermato a Vogue: “Ho fatto un esame di coscienza. Ho parlato a lungo con Stefano di questo argomento e mi sono reso conto che le mie parole erano inadeguate”.
In seguito alle parole del socio Domenico Dolce sono arrivate anche le dichiarazioni di Stefano Gabbana che ha reso noto il seguente comunicato: “Crediamo fermamente nella democrazia e pensiamo che la libertà di espressione sia una base imprescindibile per essa. Noi abbiamo parlato del nostro modo di sentire la realtà, ma non era nostra intenzione esprimere un giudizio sulle scelte degli altri. Noi crediamo nella libertà e nell’amore”.
Anche Domenico Dolce ha voluto rendere più completo il suo concetto sulle famiglie gay:
“Sono siciliano e sono cresciuto con un modello di famiglia tradizionale, fatto di mamma, papà e figli. So che esistono altre realtà ed è giusto che esistano, ma nella mia visione questo è quello che mi è stato trasmesso. Io sono cresciuto così, ma questo non vuol dire che non approvi altre scelte. Ho parlato per me, senza giudicare le decisioni altrui”.