Riforma pensioni 2015: ultime notizie ad oggi su modifiche Fornero donne e precoci
Il governo sembra orientato verso delle modifiche corpose alla legge Fornero.
A ribadire la volontà in primis del premier Matteo Renzi di consentire maggiore flessibilità in uscita è stato il sottosegretario del ministero dell’economia Pier Paolo Baretta che, in una recente intervista, ha confermato che nella prossima legge di stabilità ci saranno importanti novità per i lavoratori prossimi alla pensione.
A lavoro, per elaborare una proposta sulla flessibilità in uscita, ci sono i tecnici del ministero dell’economia e del lavoro.
Si sta sempre più lavorando per fare in modo che sia data la possibilità a categorie come i lavoratori precoci di accedere alla pensione anche se non hanno raggiunto l’età prevista dalla legge Fornero.
La proposta che più è stata presa in considerazione, sia dal ministero dell’economia che dai tecnici del dicastero del lavoro, è quella elaborata da Cesare Damiano presidente della commissione lavoro della Camera.
La proposta di Cesare Damiano prevede la possibilità sia per le lavoratrici che per i lavoratori di accedere alla pensione all’età di 62 anni con un minino di contributi accumulati pari a 35 anni.
La proposta del presidente della commissione lavoro della Camera prevede che i lavoratori accettino volontariamente di accedere alla pensione e che ci sia una detrazione del 2% sull’assegno mensile per ogni anno mancante al raggiungimento dell’età pensionabile prevista dall’attuale riforma delle pensioni.
La proposta di Cesare Damiano è ben vista dal governo ma, secondo quanto detto dal presidente dell’Inps Tito Boeri, il costo della modifica alla riforma pensioni prevista dal presidente della commissione lavoro sarebbe molto costosa per le casse dello Stato, infatti dovrebbe prevedere un esborso di più di 4 miliardi di euro.
Allo studio dei tecnici del ministero dell’economia vi è anche la possibilità, proposta dallo stesso presidente dell’Inps Tito Boeri, di istituire il reddito minimo per i lavoratori che hanno compiuto oltre i 55 anni di età ed hanno perso il lavoro.