Già qualche tempo fa Manfredi Borsellino, fratello di Lucia, aveva parlato con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, sulla possibilità che la sorella potesse essere in pericolo in seguito alle polemiche scaturite dalla pubblicazione dell’Espresso del presunto colloquio telefonico tra la il presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta e il suo medico di fiducia.
Quel colloquio tra Manfredi Borsellino e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è servito affinché lo stato prendesse una decisione scomoda per Lucia Borsellino ma ritenuta opportuna dal ministero degli interni: l’ex assessore alla Sanità della regione Sicilia doveva essere scortata.
Una decisione che Lucia Borsellino ha appreso senza alcun preavviso.
La figlia di Paolo Borsellino riteneva superflua la scorta ed ha cercato fino all’ultimo di persuadere i dirigenti del ministero degli Interni ma senza sortire alcun effetto.
Adesso la figlia di Paolo Borsellino ha una scorta composta da due agenti speciali e si muove con un mezzo blindato.
Questi sono gli ultimi giorni di Lucia Borsellino in Sicilia, tra qualche giorno volerà a Roma per ricoprire all’ Agenas un ruolo importantissimo.
A rende pubblico il nuovo incarico di Lucia Borsellino è stato un comunicato stampa dell’Agenas pubblicato sul sito ufficiale dell’ente: “Al termine di un iter cominciato diverse settimane fa, la Regione Siciliana ha concesso nei giorni scorsi l’assegnazione temporanea del suo dirigente presso l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali. L’Agenas potrà così contare sulla preziosa collaborazione della dottoressa Lucia Borsellino per due anni, a partire dall’1 Settembre 2015”.
Una decisione sofferta quella di Lucia Borsellino che collaborerà con l’Agenas per due anni.