Il presidente del Senato ha voluto commentate il tanto discusso funerale di Vittorio Casamonica, capoclan dell’omonima famiglia, avvenuto a Roma che ha provocato un mare di polemiche.
La seconda carica dello stato ha approfittato della festa dell’Unità che si sta svolgendo a Milano per rilasciare il suo pensiero sulle infiltrazioni mafiose presenti sia a Roma che nel capoluogo lombardo.
Pietro Grasso è stato subito chiaro: “A Roma non si è mai voluta affrontare la presenza della mafia. A Roma come a Milano, quando ci sono state le polemiche fra il ministro dell’Interno di allora (Roberto Maroni, ndr.) e chi diceva che la mafia c’era anche a Milano”.
Il presidente del Senato ha anche affermato che la procura antimafia ogni anno presentava una relazione sulla presenza di clan mafiosi sia a Roma che a Milano: “Le relazioni della procura antimafia venivano rese pubbliche ogni anno e ogni anno sorgeva la polemica su Roma, perché’ prefetti bravissimi continuavano a negare la presenza della mafia a Roma e la magistratura non approfondiva. Questa sensibilità è mancata”.
Grasso ha detto che, fino ad ora, la presenza della mafia nella capitale e a Milano è stata sempre sottovalutata.
Con il funerale di Vittorio Casamonica però anche i magistrati romani si sono resi conto, secondo Grasso, del salto di qualità della mafia a Roma.
Pietro Grasso ha detto che: “La magistratura doveva considerarla una neo mafia. Quello è un salto in più che si doveva fare. Questo salto finalmente penso sia stato fatto”.